BADIA POLESINE - Un custode inconsapevole di una cassa piena di armi da guerra e cocaina. È questo che potrebbe essere stato Roberto Carretta, 61 anni, residente a Masi, di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'artigiano era finito implicato - con un ruolo comunque non ritenuto di primo piano - in una grossa indagine coordinata dalla Dda di Venezia. Una trentina gli indagati, con l'ipotesi di reato principale che verteva su un imponente spaccio di cocaina. Secondo la difesa Carretta mai avrebbe saputo cosa c'era nella cassa. Il materiale fu portato lì da alcun «pezzi grossi» dell'organizzazione. Per i quali Carretta aveva svolto in buona fede lavori di falegnameria e ai quali talvolta consentiva di appoggiarsi alla propria bottega per semplici lavorazioni. Su chi deve giudicarlo è sorto un conflitto di competenza: sarà la Cassazione a decidere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino