Gf16, rivelazione di Barbara Palombelli su Serena Rutelli: «Il padre biologico minacciò di ucciderla»

Serena Rutelli, figlia adottiva di Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, al Grande Fratello ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di conoscere la sua madre biologica....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Serena Rutelli, figlia adottiva di Barbara Palombelli e Francesco Rutelli, al Grande Fratello ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di conoscere la sua madre biologica. La donna, oggi una clochard, fu costretta ad abbandonare la piccola Serena e sua sorella perché incapace di sostenerle economicamente. Sul padre biologico, invece, si sa molto poco, ma alcuni dettagli emergono dal nuovo libro di Barbara Palombelli, "Mai fermarsi", in libreria dal 14 maggio. La conduttrice scrive dell'uomo: «Le ultime parole che aveva pronunciato all’indirizzo delle suore e che le bambine avevano sentito benissimo erano state gridate: “Un giorno tornerò e vi ucciderò tutte”. Ogni tanto Serena continua a chiedermi: “Non è che un giorno ci trova?”».


L'uomo è morto di tubercolosi, ma la Palombelli nel suo libro ripercorre con lo stesso terrore le difficili tappe di allontanamento delle figlie dal padre biologico: «Un uomo violento e pericoloso, allora girava ancora per la città. Potremmo incontrarlo, lui o uno dei suoi amici malavitosi, le ragazze ne hanno il terrore. Non devono uscire foto sui giornali, nessuno deve sapere. Il tribunale, che aveva più volte messo sotto processo il padre biologico per violenze fisiche e altri reati, condannandolo a sei anni in via definitiva, non faceva decadere la patria potestà nonostante gli ormai tre anni di distacco dalle piccole. Senza la dichiarazione dello stato d’abbandono, nessun minore può diventare adottabile. E lui, che non era in carcere continuava a vagabondare».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino