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Tre anni di condanna al fidanzato che l'ha picchiata. L'ha picchiata tutti i santi giorni. Una battaglia in aula contro l’ex fidanzato Giorgio Tambellini accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate. Una vittoria, pur se parziale per la figlia di Cristiano De Andrè. «Ho visto che la giustizia esiste - ha raccontato a La Repubblica - D’altro canto nessun risarcimento può essere congruo rispetto alle sofferenze e al malessere vissuto. Io non confido più negli esseri umani e nella loro morale. Certe persone non cambiano, ma quantomeno le donne possono incutere un po’ di timore visto che giustizia può essere fatta. Sì, bisogna sempre denunciare».
Il racconto
E l'invito è proprio questo: di denunciare qualsiasi maltrattamento subito.
Ventuno giorni di prognosi per tumefazioni al volto e alle braccia. Più avanti mostrò sui propri social anche le foto con i segni della violenza subita. Immagini forti. «Da donna ferita -ripete al collega Andrea Vivaldi di La Repubblica - mi sarei aspettata forse qualcosa in più, una pena anche un po’ più severa. Tuttavia la cosa importante è che siano state accertate le responsabilità per tutti quei reati di violenza che gli erano stati contestati».
Ma dopo il verdetto, fuori dal tribunale il suo ex fidanzato ha iniziato a seguirla con la bicicletta, urlandole contro. Ed ora c'è pure la possibilità di un ricorso in appello. «Non vedo ancora la fine definitiva di questa storia. Lui ha negato tutto durante il processo. E non confido nella coscienza delle persone. Se lui volesse proseguire nel provare a dire che è innocente, confido nel fatto che ora, dopo le indagini e il procedimento che ci sono stati, con varie persone ascoltate, racconti e prove, tutto possa essere abbastanza rapido».
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