Usa, l'ombra degli hacker russi sulle elezioni

Usa, l'ombra degli hacker russi sulle elezioni
La Russia sta portando avanti «un serio e concertato tentativo di influenzare le nostre elezioni». È la pesante accusa che arriva da Dianne Feinstein e Adam...

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La Russia sta portando avanti «un serio e concertato tentativo di influenzare le nostre elezioni». È la pesante accusa che arriva da Dianne Feinstein e Adam Schiff, capo gruppo democratici della Commissione Servizi Segreti di Senato e Camera, in una dichiarazione in cui si fa riferimento ai recenti attacchi compiuti dagli hacker, contro il comitato nazionale democratico e altre istituzioni politiche, che si ritengono collegati ai servizi segreti russi. E si chiede a Vladimir Putin di «ordinare lo stop immediato di queste attività».


«Nella minore delle ipotesi, questo tentativo è teso insinuare dubbi sulla sicurezza delle nostre elezioni e potrebbe essere teso ad influenzarne i risultati», si legge nella dichiarazione dei due esponenti democratici, che sembra avere l'obiettivo di fare pressioni sull'amministrazione Obama affinché affronti apertamente Mosca sulla questione. Finora infatti la Casa Bianca e i vertici dell'intelligence americana hanno rilasciato solo dichiarazioni molto caute, evitando di incolpare direttamente il governo russo. La Casa Bianca più volte ha dichiarato di aspettare i risultati di un'inchiesta ufficiale da parte dell'Fbi, anche se le agenzie di intelligence hanno detto di aver concluso che «con la più alta probabilità» la Russia è da considerarsi responsabile della violazione del sistema informatico dei democratici e degli altri attacchi.
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Il Gazzettino