Una «caccia alle streghe», una fuga di notizie riservate «vergognosa e irresponsabile», «una macchia» per gli 007, roba da «Germania...
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Nulla di verificato, ma la nuova grana per il tycoon potrebbe essere davvero esplosiva: la Russia sarebbe in possesso di materiale compromettente nei confronti di Trump, spiato mentre era a Mosca nel 2013. Si parla di «atti sessuali perversi» e di tangenti pagate per ingraziarsi le autorità russe in vista di possibili affari. Tre paginette che fanno da appendice a un rapporto che i vertici dell'intelligence Usa hanno presentato la scorsa settimana a Barack Obama, allo stesso Trump e ai leader del Congresso. Lo scoop sull'esistenza del dossier è stato della Cnn, mentre il sito BuzzFeed ha pubblicato la versione integrale del rapporto (non solo la sintesi consegnata ai leader), provocando l'ira del tycoon. Così nel primo incontro ufficiale con i giornalisti dall'Election Day (e dal mese di luglio) c'è stato poco spazio per altri argomenti.
La raffica di domande della stampa accalcata nell'atrio della Trump Tower di New York è stata praticamente a senso unico, con Vladimir Putin ancora una volta convitato di pietra. Cercando di contenere la rabbia, il tycoon ha assicurato di non essere assolutamente ricattabile da parte del Cremlino, che del resto ha smentito le notizie circolate parlando di 'pulp fiction': «I miei comportamenti all'estero sono ineccepibili», ha sottolineato Trump, insistendo poi sul fatto che lui non ha niente a che fare con Mosca in termini di affari o d'altro. Il tycoon bacchetta anche direttamente Putin sulle intrusioni nella politica americana («Non avrebbe dovuto farlo») ma allo stesso tempo tende la mano al leader russo: «A Putin piace Trump? Può essere una cosa positiva», spiega, ricordando come i rapporti tra Washington e Mosca siano ai minimi dai tempi della guerra fredda. E sottolineando come la Russia possa essere un partner fondamentale per sconfiggere l'Isis, una realtà - ribadisce - nata per colpa della politica estera di Barack Obama.
Comunque, ha annunciato, entro 90 giorni la sua amministrazione pubblicherà un rapporto sulla lotta al fenomeno degli hacker.
Il Gazzettino