Una task force congiunta tra Unione europea, Unione africana e Onu per proteggere i migranti lungo le rotte della tratta, in particolare in Libia, e per accelerare i rientri...
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Di fronte ai flussi che si sono riversati verso l'Europa, ma anche all'interno dello stesso continente africano, in cui si trova la maggior parte dei rifugiati, e di fronte alla minaccia del terrorismo di matrice islamista, la necessità di una partnership più stretta tra i due continenti che si specchiano nel Mediterraneo è balzata in alto tra le priorità dei leader europei. Il tema delle migrazioni occupa dunque uno spazio rilevante anche nelle conclusioni che saranno adottate domani nella capitale della Costa d'Avorio.
«Esprimiamo il nostro forte impegno politico per affrontare le cause profonde del fenomeno», si legge in una delle ultime bozze del testo, che auspica uno spirito di «responsabilità condivisa» e sottolinea l'importanza di «rispettare e applicare in pieno il diritto internazionale per quanto riguarda il ritorno e la riammissione dei nostri cittadini». Il documento formula una serie di principi sulle priorità strategiche che dovranno animare i rapporti tra Europa e Africa nel periodo 2018-2022: dalla crescita alla creazione di posti di lavoro per i giovani, dagli investimenti nelle infrastrutture alla lotta al cambiamento climatico. Principi, sottolinea il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani parlando con l'Ansa, che «ora devono trasformarsi in un'azione forte e concreta.
È il momento di passare dalle parole ai fatti».
Il Gazzettino