«Un anno fa abbiamo ucciso un giornalista norvegese, il suo governo ha giocato con noi e non ha accettato le nostre richieste». ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo afferma 'Abu Jihad', la persona che ha diffuso il video dell'ostaggio italiano Sergio Zanotti, nella chat con un responsabile dell'agenzia russa NewsFront precedente alla pubblicazione del filmato girato, si presume, in Siria. Nello scambio di messaggi, di cui l'Ansa ha preso visione, si fa riferimento al «giornalista norvegese» Ole Johan Grimsgaard-Ofstad, messo «in vendita» dall'Isis e poi ucciso nel novembre del 2015. Jihad nello scambio di messaggi che hanno preceduto la pubblicazione del filmato minaccia: Roma «agisca o nei prossimi giorni manderò un altro video (dell'italiano, ndr), senza testa». Ofstad, insieme all'ostaggio giapponese Fan Jinghui, venne messo «all'asta» dall'Isis con tanto di foto sulla rivista del gruppo, Dabiq. L'immagine era accompagnata dalla scritta «è stato abbandonato dal suo governo, che non ha fatto del proprio meglio per comprare la sua libertà». I due ostaggi vennero poi uccisi il 18 novembre del 2015. La «Norvegia non paga riscatti», era stata la risposta del governo di Oslo.
«Abbiamo molti europei nelle nostre mani.
«Noi abbiamo ricevuto un'indicazione dalla Farnesina, abbiamo riferito immediatamente alla Procura della Repubblica di Roma, è stato aperto un fascicolo con ipotesi di terrorismo». Lo ha detto Giuseppe Governale, comandante del Ros, interpellato a margine di una conferenza sul terrorismo di matrice confessionale presso la caserma dell'Arma dei Carabinieri 'Salvo D'Acquistò a Roma in riferimento al rapimento in Siria del bresciano Sergio Zanotti, avvenuto circa sette mesi fa. Poi a chi gli chiedeva se non fosse anomala la mancata richiesta di un riscatto il comandante ha risposto: «No, anche in altre circostanze ci sono state delle situazioni con mancanza di rivendicazione, non è il primo caso». Infine rispetto all'ipotesi più generale di un sequestro dai caratteri anomali Governale ha sottolineato: «Non sono chiamato a dare questo tipo di risposta, sono chiamato ad operare, a svolgere doverosamente gli accertamenti puntuali perche si tratta di un cittadino italiano verosimilmente entrato in difficoltà. Non parlo di anomalia, ma soltanto di un fatto che dobbiamo verificare» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino