Siria, sospetto attacco chimico nel raid su Ghuta

Siria, sospetto attacco chimico nel raid su Ghuta
L'Osservatorio nazionale siriano avanza il sospetto che i governativi siriani abbiano lanciato un attacco chimico con cloro su Al-Shifuniyah, nella Ghuta orientale....

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L'Osservatorio nazionale siriano avanza il sospetto che i governativi siriani abbiano lanciato un attacco chimico con cloro su Al-Shifuniyah, nella Ghuta orientale. «Diversi civili hanno avuto sintomi di soffocamento, un bimbo è morto», afferma l'Ong, precisando di non avere ancora informazioni dettagliate sull'episodio e sulla natura delle armi usate nel raid. 


Le forze speciali della polizia e della gendarmeria turca sono entrate stamani nell'enclave curda di Afrin, nel nord-ovest della Siria, sotto attacco di Ankara da oltre un mese. Il loro compito principale, secondo i media locali, sarà quello di contrastare possibili infiltrazioni di miliziani curdi dell'Ypg nei villaggi già passati sotto il controllo turco e di partecipare all'assedio del centro urbano di Afrin. Con le forze speciali, saranno schierati da oggi nell'area anche circa 600 membri curdi e arabi della 'Brigata dei falchi curdì dell'Esercito siriano libero.

Le unità della Brigata dei falchi curdì sono note anche come 'berretti rossì: il dispiegamento è stato annunciato dal suo comandante Hassan Abdullah Kulli, citato da Anadolu. Intanto, le forze armate turche hanno fornito stamani un nuovo bilancio dell'operazione 'Ramoscello d'ulivò, indicando in 2.059 i «terroristi» curdi dell'Ypg e dell'Isis «neutralizzati» (cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri) dall'inizio dell'offensiva, il 20 gennaio scorso. Le cifre non sono verificabili in modo indipendente sul terreno
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Il Gazzettino