Scozia, finisce il dominio dell'Snp: ipotesi referendum sulla Brexit si allontana

Scozia, finisce il dominio dell'Snp: ipotesi referendum sulla Brexit si allontana
Colpo di freno al dominio degli indipendentisti scozzesi dell'Snp in Scozia, che nelle elezioni britanniche di ieri non sono riusciti a ripetere il quasi "cappotto"...

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Colpo di freno al dominio degli indipendentisti scozzesi dell'Snp in Scozia, che nelle elezioni britanniche di ieri non sono riusciti a ripetere il quasi "cappotto" realizzato nel 2015, quando espugnarono 56 dei 59 collegi del territorio del nord. Stavolta si dovranno accontentare di 32, secondo le proiezioni e i primi risultati, avendone persi diversi a vantaggio di Conservatori, Laburisti e Liberaldemocratici.


In termini percentuali, il partito di Nicola Sturgeon resta primo, ma perde 14 punti, mentre il Labour ne guadagna 3 collocandosi al secondo posto e i Tory addirittura 10, inserendosi subito dietro al terzo. Sturgeon ha ammesso che sulla base di questi risultati occorrerà fare «una riflessione» sulla richiesta di un secondo referendum per l'indipendenza in tempi brevi, referendum che lo stesso Snp aveva invocato prima del voto come risposta alla Brexit. Nel contempo la first minister di Edimburgo ha insistito che la vera sconfitta di queste elezioni a livello nazionale «è stata Theresa May».


Inoltre Alex Salmond, storico ex leader degli indipendentisti scozzesi dell'Snp, resta fuori dal parlamento di Westminster. Salmond, artefice e protagonista del referendum per la secessione della Scozia dalla Gran Bretagna perso di misura nel 2014, è stato sconfitto nel suo collegio di Gordon da un rivale unionista del Partito Conservatore. Commentando l'arretramento complessivo dell'Snp e l'avanzata del suo partito nella regione del nord, la leader Tory in Scozia, Ruth Davidson, ha detto da parte sua che l'idea di un secondo referendum per l'indipendenza «é morta». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino