La Commissione europea ha proposto di aggiornare il codice delle frontiere di Schengen, annunciando che i controlli alle frontiere saranno consentiti per un periodo fino a tre...
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In pratica, verrà estesa da sei mesi a un anno la possibilità di controlli temporanei alle frontiere interne per eventi prevedibili, che possono porre minacce alla sicurezza. Prevista anche una procedura aggiuntiva, che permette di prolungare i controlli di altri due anni, ma solo «in via straordinaria». A porre l'ultima parola sarà comunque il Consiglio, l'organo che rappresenta i governi degli stati membri.
«Schengen deve continuare a vivere e noi tutti siamo responsabili del suo futuro. Se dovesse morire, temo che sarà l'inizio della fine dell'Europa», ha detto Avramopoulos presentando la proposta di modifica al codice, che si pone l'obiettivo di «adattare le regole sulla reintroduzione dei controlli delle frontiere interne alle attuali necessità di rispondere alle serie e persistenti minacce alla sicurezza pubblica».
Allo stesso tempo, la Commissione aggiungerà garanzie procedurali più robuste, per far sì «che questi controlli restino un'eccezione e che vengano usati solo come extrema ratio».
Al momento i 26 Paesi che hanno firmato il trattato di Schengen per la libera circolazione delle persone possono reintrodurre i controlli solo per sei mesi, per due anni se la minaccia per la sicurezza è combinata ai problemi di confine quali quelli presentati dalla crisi migratoria.
Il Gazzettino