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A inizio guerra era una minaccia che aveva allarmato il mondo intero. Con il passare delle settimane, però, la paura che Putin potesse lanciare un attacco nucleare è andato attenuandosi. Non del tutto, però, almeno stando a sentire la numero uno dell'Intelligence Usa, Avril Haines, che è intervenuta ad una conferenza del dipartimento del Commercio. Già, perché secondo gli Stati Uniti, col prolungarsi della guerra in Ucraina è possibile che la Russia usi le armi nucleari. Per l'intelligence dopo quattro mesi di conflitto, Mosca ci metterà anni a ricostruire le sue forze. E «in questo lasso di tempo è possibile che le forze di Vladimir Putin facciano affidamento su altri mezzi come i cyberattacchi, i ricatti energetici o le armi nucleari per cercare di gestire e proiettare potere e influenza a livello globale», ha spiegato la numero uno dell'intelligence.
I tre possibili scenari
Haines ha affermato che a questo punto del conflitto le agenzie di intelligence Usa vedono tre possibili scenari: il più probabile è quello in cui il conflitto si protrae e le forze russe continuino a compiere piccoli progressi senza sfondare.
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Il Gazzettino