E' ancora in fuga l'attentatore Salah Abdeslam. La notizia dell'arresto diffusa dai media belgi è stata smenttia dalla procura federale del Paese. Non sarebbe lui,...
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IL BLITZ Siamo vicino alla moschea Al Khalil a rue Ransfort, che è stata chiusa al traffico da due blindati della polizia. L'operazione si è conclusa poco dopo le 14 ed è stata condotta nel quadro delle azioni finalizzate alla cattura di Salah Abdeslam, fratello di uno degli attentatori di Parigi. Ma Abdeslam sarebbe sfuggito alle forze dell'ordine. Le forze speciali hanno lasciato l'area presidiata per tutta la mattinata, ma al loro posto sono giunte diverse auto civetta e la zona continua a essere delimitata per impedire l'accesso agli estranei.
ALLARME BOMBA Rientrato intanto l'allarme bomba nelle adiacenze del quartiere europeo a Bruxelles. L'auto sospetta, esaminata dagli artificieri, era in realtà una macchina parcheggiata male, con delle valigie a bordo contenenti vestiti, secondo quanto fa sapere la polizia di Bruxelles.
GLI ARRESTI Proseguono senza sosta le indagini. Nella notte in Francia ci sono state 168 perquisizioni nelle case di individui sospetti, in 19 dipartimenti diversi. Ci sono stati 23 arresti e il sequestro di 31 armi, tra cui alcune da guerra. È il bilancio tracciato dal ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve. Altri due kamikaze degli attentati di Parigi, uno morto al Bataclan e l'altro vicino allo Stade de France, sono stati identificati. Lo ha dichiarato il procuratore di Parigi, precisando che uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo. IL
Due dei sette fermati tra sabato e domenica a Molenbeek, Bruxelles, nell'ambito dell'inchiesta sui fatti di Parigi, sono stati arrestati con le accuse di 'attentato' e 'partecipazione attiva ad un gruppo terrorista'. Lo riferisce la procura federale. Tra i sette c'era anche il fratello di Salah Abdeslam, rilasciato questa mattina senza accuse.
GLI ATTENTATORI Al momento sono quindi cinque su sette i kamikaze identificati. Quattro sono francesi, uno probabilmente siriano. Omar Ismail Mostefai, 29 anni, attentatore al Bataclan, era nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Aveva alle spalle otto condanne per piccoli reati ed era schedato per la sua vicinanza ad ambienti dell'Islam radicale. Nell'ultimo anno la Turchia ha avvisato in due occasioni le autorità francesi che Mostefai avrebbe potuto compiere un attacco kamikaze. Lo riferiscono media locali, citando fonti anonime della sicurezza di Ankara. Samy Amimour, anche lui al Bataclan, era nato a Parigi nel 1987 e originario di Drancy. Dal 2013 era oggetto di un mandato di cattura internazionale perché aveva violato la sua libertà vigilata, dopo essere stato messo sotto inchiesta, nell'ottobre 2012, per associazione a delinquere con fini di terrorismo. Bilal Hadfi, 20 anni, attentatore allo Stade de France, e Brahimi Abdeslam, che si è fatto esplodere sul boulevard Voltaire, risiedevano in Belgio. Il fratello di quest'ultimo, Salah, 27 anni, è attivamente ricercato dalla polizia, che ritiene abbia preso parte agli attentati e sia poi fuggito.
CHI E' LA MENTE Intanto dai giornali belgi De Standaard e Het Nieuwsblad emerge la notizia che dietro gli attacchi di Parigi, ci sarebbe lo stesso uomo che fu la mente di un fallito attentato per uccidere dei poliziotti in Belgio lo scorso gennaio. Si tratta del 28enne Abdelhamid Abaaoud, cittadino belga di origine marocchina, che è andato a combattere in Siria.
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Il Gazzettino