Città del Vaticano Finora ha visitato quasi tutti i Paesi latino-americani, girando in lungo e in largo per il Brasile, Bolivia, Messico, Colombia, Ecuador, Paraguay, Cuba....
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Di fatto l'Argentina, la sua terra, nonostante abbia reiterato al Pontefice in varie occasioni l'invito ufficiale, è rimasta ai margini dell'agenda vaticana. Naturalmente Bergoglio in questi anni non ha staccato i fili, anzi, ha privilegiato incontri con amici argentini, sollecitato colloqui con varie personalità del mondo politico e sindacale, telefonato ad amici e parenti con i quali si sente regolarmente. Da parte dei media argentini più volte sono state avanzate possibilità di viaggio. L'ultima è stata fatta da Perfil, un settimanale di Buenos Aires, secondo il quale si starebbe lavorando per realizzare un viaggio a metà marzo, prima di Pasqua. La notizia non è stata confermata dal Vaticano, ma ha aperto sprazzi di speranza negli argentini già pronti a festeggiare con fiumi di mate, stendere tappeti rossi e suonare il tango al suo passaggio. E proprio alcuni giorni fa l'arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Mario Poli, parlando ad alcuni prelati, avrebbe assicurato che «la visita del Papa è prossima» senza però aggiungere altri particolari.
In almeno cinque occasioni ufficiali i vescovi argentini hanno reiterato a Bergoglio l'invito a tornare a visitare per una volta la sua terra. «Gli abbiamo anche detto che la gente ormai comincia a pensare di non essere amata dal Papa». Poi il cardinale Poli fa ironia: «Noi adoriamo un Dio trino e la Santissima Trinità che è un gran mistero, e l'altro grande mistero è quando il Papa verrà in Argentina».
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Il Gazzettino