ROMA - La Nigeria va al voto, per eleggere presidente e parlamento, tra l'incubo di Boko Haram che non ha mancato di attaccare i seggi come «promesso» dal suo leader,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Due autobomba sono esplose in altre due sezioni elettorali nello stato di Enugu, nel sudest, dove secondo la polizia non ci sono state vittime. In alcuni casi non è stato subito chiaro se gli attacchi fossero stati compiuti dagli estremisti islamici o fossero il frutto di scontri politici.
L'orrore dei fondamentalisti di Boko Haram ha insanguinato anche la vigilia elettorale. E in uno dei modi più macabri: 23 persone sono state decapitate con una motosega nella notte tra venerdì e sabato nel villaggio di Buratai, a circa 200 km da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno. Proprio ieri il ministero della Difesa nigeriano aveva annunciato di aver distrutto i centri di comando di Boko Haram a Gwoza, sempre nel nordest, uccidendo «diversi terroristi del Califfato» e catturandone molti altri.
Ma il gruppo jihadista è riuscito comunque a dare seguito alle minacce del suo leader che a febbraio aveva avvertito in un video su Twitter: le elezioni «non si svolgeranno in un clima pacifico, anche se ciò dovesse costarci la vita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino