Boko Haram assalta i seggi già 39 i votanti massacrati

Boko Haram assalta i seggi già 39 i votanti massacrati
ROMA - La Nigeria va al voto, per eleggere presidente e parlamento, tra l'incubo di Boko Haram che non ha mancato di attaccare i seggi come «promesso» dal suo leader,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - La Nigeria va al voto, per eleggere presidente e parlamento, tra l'incubo di Boko Haram che non ha mancato di attaccare i seggi come «promesso» dal suo leader, Abubakar Shekau, e i rinvii dovuti a «problemi tecnici» del nuovo sistema elettronico. Almeno 39 persone sono state uccise in cinque diversi attacchi nello Stato di Gombe, nel nordest del Paese, regione martoriata dai jihadisti che si ispirano all'Isis, dove i miliziani, armi in pugno, hanno costretto gli elettori di almeno tre villaggi a lasciare i seggi.




Due autobomba sono esplose in altre due sezioni elettorali nello stato di Enugu, nel sudest, dove secondo la polizia non ci sono state vittime. In alcuni casi non è stato subito chiaro se gli attacchi fossero stati compiuti dagli estremisti islamici o fossero il frutto di scontri politici.



L'orrore dei fondamentalisti di Boko Haram ha insanguinato anche la vigilia elettorale. E in uno dei modi più macabri: 23 persone sono state decapitate con una motosega nella notte tra venerdì e sabato nel villaggio di Buratai, a circa 200 km da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno. Proprio ieri il ministero della Difesa nigeriano aveva annunciato di aver distrutto i centri di comando di Boko Haram a Gwoza, sempre nel nordest, uccidendo «diversi terroristi del Califfato» e catturandone molti altri.



Ma il gruppo jihadista è riuscito comunque a dare seguito alle minacce del suo leader che a febbraio aveva avvertito in un video su Twitter: le elezioni «non si svolgeranno in un clima pacifico, anche se ciò dovesse costarci la vita».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino