New York, con taniche di benzina voleva entrare nella cattedrale. E aveva un biglietto per Roma

New York, con taniche di benzina voleva entrare nella cattedrale. E aveva un biglietto per Roma
Che cosa voleva fare a Roma? Gli inquirenti di New York stanno interrogando Marc Lamparello, l’uomo arrestato perché sospettato di voler applicare un...

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Che cosa voleva fare a Roma? Gli inquirenti di New York stanno interrogando Marc Lamparello, l’uomo arrestato perché sospettato di voler applicare un incendio alla cattedrale di San Patrizio, sulla Quinta Avenue.

 
La polizia sta cercando di capire perché Lamparello avesse comprato un biglietto di sola andata per Roma, con partenza giovedì sera dall’aeroporto di Newark, nel New Jersey. Anche la famiglia non ha saputo spiegare il motivo dell'inatteso viaggio, né tantomeno perché avesse speso 2800 dollari per un biglietto di sola andata.
 
Quello che certo è che l’uomo, che  che insegna filosofia alla Seton Hall University e al Lehman College, aveva informato i suoi studenti via email della cancellazione delle sue lezioni nella settimana pasquale.
 
Quando è stato fermato mercoledì sera, alle otto, Lamparello stava tentando di entrare nella cattedrale nel cuore di Manhattan portando in mano due taniche ciascuna contenente 4 litri di benzina, oltre a due accendini. Secondo la polizia aveva anche in tasca delle pezze e due flaconi di un altro liquido infiammabile .
Il trentasettenne professore ha detto che stava usando la cattedrale come scorciatoia per andare dalla Quinta Avenue alla Madison Avenue, dove aveva lasciato parcheggiato il suo minivan, rimasto senza benzina. A un controllo della polizia, tuttavia, il serbatoio della vettura è risultato essere pieno.
 
Lamparello è stato dunque fermato per tentata piromania, condotta pericolosa e violazione di domicilio. Il suo gesto è avvenuto due giorni dopo l’incendio alla cattedrale di Notre Dame di Parigi. Vicini di casa, nella cittadina di Hasbrouck Heights, nel New Jersey, lo hanno descritto come un uomo «profondamente religioso». Il padre ha detto che nulla aveva fatto pensare che il figlio stesse pensando a compiere un attentato: «Gli ho parlato mercoledì mattina, era allegro, tutto era normale…. Poi mercoledì sera questa follia» ha detto il padre.

Davanti alla cattedrale di New York con due taniche di benzina: «Fatemi entrare»


Due giorni prima, la stessa sera dell’incendio di Notre Dame, Lamparello aveva già avuto un comportamento strano in un’altra chiesa. Alle 10 di sera di lunedì era entrato nella Basilica del Sacro Cuore a Newark, si era tolto il cappello, si era seduto in uno dei banchi di prima fila e aveva cominciato a pregare. Ma quando è arrivato il momento della chiusura della Chiesa si è rifiutato di andarsene, si è sdraiato per terra, e ha detto che se ne sarebbe andato solo con le manette. È stato incriminato per violazione di domicilio, e doveva presentarsi in tribunale il primo maggio. Ma solo due giorni dopo è stato protagonista dell’incidente a San Patrizio.
 

«Non sembra ci siano collegamenti con organizzazioni terroristiche» ha detto John Miller,  un portavoce della polizia di New York. «Tuttavia – ha aggiunto Miller – il fatto che un uomo tenti di entrare in una chiesa come San Patrizio, così simbolica, con due taniche di benzina e degli accendini, deve farci riflettere e deve preoccuparci. Voleva appiccare un incendio».​ Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino