Osaka, studente muore durante una lezione di educazione fisica: occhi puntati sulla mascherina

Osaka, studente muore durante una lezione di educazione fisica: occhi puntati sulla mascherina
La morte di un bambino di 11 anni in Giappone ha sollevato dubbi sul fatto che i bambini debbano indossare mascherine anti-virus nelle lezioni di educazione fisica. Il...

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La morte di un bambino di 11 anni in Giappone ha sollevato dubbi sul fatto che i bambini debbano indossare mascherine anti-virus nelle lezioni di educazione fisica. Il dibattito si riduce essenzialmente al rischio di nuove infezioni da coronavirus o malattie legate al calore, di fatto non si sa però quanto la mascherina possa aver influito realmene sulla morte del bambino.

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La morte del ragazzino

L'alunno di quinta elementare a Takatsuki, nella prefettura di Osaka, è collassato dopo una corsa di cinque minuti nel cortile della scuola elementare intorno alle 9 del mattino del 18 febbraio. È stato portato in ospedale ma è morto per insufficienza cardiaca nel primo pomeriggio. Quando è stato trasferito nell'infermeria della scuola, indossava la mascherina. Il dispositivo di protezione è finito così sotto accusa anche se sin da subito si è detto che non esistevano correlazioni e la morte del ragazzino resta un mistero.

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Le linee guida delle scuole giapponesi

Le linee guida del consiglio educativo di Takatsuki affermano chiaramente che gli studenti che indossano maschere "dovrebbero astenersi da esercizi che causano mancanza di respiro". Tuttavia, un rappresentante del consiglio ha chiarito che la corsa di cinque minuti della scuola "non era una competizione di velocità" e quindi, "non è un esercizio che accorcia il respiro". La scuola elementare aveva detto agli alunni che potevano togliersi le maschere durante le lezioni di educazione fisica. Ma se preoccupati per il rischo di contrarre infezioni da coronavirus, potevano tenere su il dispositivo.

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Mascherina: dibattito su rischi e benefici dopo i fatti del 18 febbraio

Il discorso intorno alla morte del ragazzino è diventato un vero e proprio caso nazionale, che vede da una parte un'analisi dei rischi sul mancato utilizzo dei dispositivi sanitari anticontagio e al contempo la possibilità di stare male per l'utilizzo di questi ultimi. Un rappresentante del consiglio educativo del rione Itabashi di Tokyo ha dichiarato: «Prevenire le malattie da calore è la cosa più importante. Abbiamo detto alle scuole che gli studenti dovrebbero togliersi le maschere nelle classi di educazione fisica, in linea di principio, sulla premessa che mantengano una distanza di sicurezza dalle persone intorno a loro». Un consiglio educativo di un'altro quartiere ha espresso più perplessità per la diffusione del nuovo coronavirus. Le linee guida istruiscono gli studenti a continuare a indossare maschere, in linea di principio, tranne quando c'è un alto rischio di sviluppare malattie da calore: in tali situazioni ad alto rischio, gli studenti possono rimuovere le mascherine se mantengono una distanza fisica di sicurezza l'uno dall'altro.

 

 

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Il Gazzettino