Lukashenko, chi è il presidente della Bielorussia: il fedelissimo di Putin che ha mediato con Zelensky sui negoziati

Dal 1994 è saldamente il presidente bielorusso. Per gli oppositori è un "burattino" al soldo di Putin

Lukashenko chi è, il presidente della Bielorussia alleato di Putin che parla di terza guerra mondiale
La Bielorussia di Aleksandr Lukashenko pronta a invadere l'Ucraina se non si troverà un accordo? Presto la resistenza di Kiev potrebbe trovarsi a dover...

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La Bielorussia di Aleksandr Lukashenko pronta a invadere l'Ucraina se non si troverà un accordo? Presto la resistenza di Kiev potrebbe trovarsi a dover fronteggiare un doppio nemico. Secondo alcuni media bielorussi le forze armate sarebbero in procinto di volare verso la capitale ucraina e il presidente Lukashenko ha spiegato che le «recenti sanzioni stanno spingendo la Russia verso la terza guerra mondiale».

Intanto però si è fatto portavoce per un accordo di pace tra le due nazioni, facendo da mediatore (ha parlato prima con Kiev e poi con Mosca). E ora i vertici delle due nazioni sono pronti a incontrarsi a Minsk. Ma chi è Lukashenko e perché è così fedele a Putin?

 

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Il legame tra Bielorussia e Russia

Finora Lukashenko, al potere dal 1994 e definito "il padre della patria", ha negato tutte le accuse di invasione arrivate dall'Ucraina. La Bielorussia confina con il nord dell'Ucraina e la sua capitale è Minsk, città dove sono stati firmati gli accordi che dovevano porre fine alla guerra nel Donbass, mai rispettati, e dove Ucraina e Russia sono pronti a trattare sulla risoluzione della guerra. Gli oppositori interni di Lukashenko lo definiscono un burattino di Putin, ormai asservito da anni al Cremlino.

 

 

Di certo, a differenza di Zelensky, Lukashenko non è filo-occidentale. Nel 1991 ha votato contro la dissoluzione dell'Urss. Presto la Bielorussia voterà un referendum in cui si chiede ai cittadini se dare la possibilità alla Russia di mettere armi nucleari sul suolo bielorusso. Lukashenko è nato nel 1954 ed è un ex militare sovietico. Ha scalato le gerarchie della politica partendo dal basso. Nel 1994 è diventato presidente con un travolgente 80% di consensi. Nel corso degli anni ha battuto tutti gli oppositori (con le buone e con le cattive).

 

 

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Il Gazzettino