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Liam Scarlett, ballerino e coreografo star della danza britannica, è morto improvvisamente all'età di 35 anni. Il decesso di Scarlett è avvenuto a poco più di un anno dal suo allontanamento dal Royal Ballet di Londra, di cui era acclamato coreografo: era stato accusato, al termine di un'indagine interna in seguito a denunce, di aver tenuto comportamenti inappropriati e predatori nei confronti di giovanissimi allievi della celebre istituzione inglese della danza. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla famiglia con una dichiarazione: «È con grande tristezza che annunciamo la tragica e prematura morte del nostro amato Liam. In questo momento difficile per tutta la nostra famiglia, chiediamo di rispettare la nostra privacy per consentirci di piangere la nostra perdita».
Al momento non sono state rese note le cause del decesso (anche se sui social si parla insistentemente di suicidio), avvenuto all'indomani della decisione del Teatro reale di Danimarca di annullare lo spettacolo del suo balletto «Frankestein» a causa dei «comportamenti offensivi» tenuti in passato dal coreografo.
Scarlett si era formato alla Royal Ballet School di Londra e si è esibito in tutto il mondo, lavorando con compagnie come il Queensland Ballet, il New York City Ballet, il Norwegian National Ballet e il Miami City Ballet. Nel 2012 era diventato uno dei coreografi del Royal Ballet e in questa veste aveva creato diverse opere acclamate, tra cui «The Age of Anxiety», «Symphonic Dances» e «Asphodel Meadows». Per celebrare i 60 anni sul trono della regina Elisabetta nel 2012 aveva creato la coreografia «Jubilee Pas de Deux» e nel 2018 aveva ideato un nuovo allestimento del «Lago dei cigni» per il Royal Ballet.
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