L’Italia inasprisce le pene contro il terrorismo e colma i vuoti legislativi che in diverse occasioni hanno dovuto affrontare i giudici del nostro Paese. Un disegno di legge...
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Porta la firma dell’Ufficio legislativo del dicastero degli Esteri e contiene nuovi diktat per contrastare l’eversione. Il governo si adegua e ratifica le Convenzioni internazionali e, per combattere l’ultimo pericoloso fronte del terrore, cambia faccia ad alcune norme del Codice penale. Innanzitutto viene abrogato l’articolo 270 che disciplina l’associazione sovversiva. La questione è di quelle annose e ha fatto molto discutere gli addetti ai lavori che hanno visto un limite al concetto di associazione, così come tutelata dall’articolo 18 della Costituzione.
Il dl «abroga senza abolire», nella parte in cui il Codice circoscrive i precetti negativi all’ambito del territorio dello Stato. In sostanza, per il legislatore non si può più parlare di eversione nei limiti dei confini italiani e non si può separare quello che un tempo erano le Brigate Rosse dall’attuale Isis o da Al Qaeda. È terrorismo punibile nel nostro Paese anche tutto quello che viene commesso «ai danni di uno Stato estero, purché abbia un ordinamento basato sul metodo democratico (articolo 270 septies)».
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Il Gazzettino