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È stata incatenata al pavimento di una piccola e sudicia stanza alla periferia di Louisville, in Kentucky, per due giorni. A compiere il folle gesto è stato l'ex fidanzato, con cui la donna condivide un figlio. L'uomo le aveva anche tagliato i capelli con un machete. Mercoledì scorso, i vicini hanno chiamato il 911 e segnalato rumori sospetti da parte di alcuni vicini.
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A salvare la donna, l’intervento provvidenziale della polizia che ha ripreso il tutto con le body-cam, piccole telecamere installate ad altezza busto.
Cosa è successo
Giunti sul posto, gli agenti hanno udito urla e pianti isterici arrivare dal secondo piano di un’abitazione. Dopo aver provato a sfondare porta e finestre, le forze dell’ordine si sono rese conto che l’intera casa era barricata: si sono arrampicati su una scala fino al secondo piano, dove la donna è riuscita ad aprire la finestra della stanza in cui era tenuta in ostaggio.
Il blitz
Le immagini del blitz sono agghiaccianti. Mostrano un agente entrare nella camera da letto e togliere dal collo della donna una sorta di collare metallico. Nel filmato si sente la donna singhiozzare, scusarsi con il poliziotto e spiegare che il suo rapitore aveva la chiave della serratura nel suo portachiavi.
«La donna aveva una catena intorno al collo, fissata con un MasterLock, e la catena era fissata al pavimento con delle viti», ha dichiarato il dipartimento di polizia di Louisville, specificando che la catena è stata rimossa con un’accetta trovata in casa. I due poliziotti hanno infine scortato la donna all’esterno, dove è stata curata.
L'arresto
A tenerla rinchiusa in casa sarebbe stato l’ex fidanzato, il 36enne Moises May, che è stato arrestato appena due giorni dopo l’operazione di salvataggio. L’uomo è accusato di aver tenuto la vittima, con cui ha un figlio, ferma nel bagno e di averle tagliato la maggior parte dei capelli con un machete – chiudendola poi in una stanza e rubandole il cellulare prima di abbandonare l’abitazione. Ora May è accusato di rapimento, aggressione e molestie.
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