Il Guardian si interroga: «Ma perché agli italiani piace ancora tanto Benito Mussolini?»

Gerardo Dottori, Il Duce, 1933
«Regali per gli amici fascisti: il ritorno dei calendari di Mussolini». È il titolo di un articolo del quotidiano inglese ...

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«Regali per gli amici fascisti: il ritorno dei calendari di Mussolini». È il titolo di un articolo del quotidiano inglese

Guardian, che parla del boom della vendita di calendari dedicati al Duce. «Fazioni nostalgiche hanno a lungo contribuito a tenere vivo lo spirito di Mussolini - scrive il giornale britannico - ma il fiorente
populismo di destra sta ulteriormente demolendo i taboo. Matteo Salvini, ministro degli Interni e leader della Lega, qualche volta cita Mussolini, mentre i sostenitori della Lega hanno partecipato a manifestazioni con le immagini del dittatore a fianco al nome di Salvini. Le marce organizzate da gruppi neofascisti come Forza Nuova e
Casapound sono diventate un evento normale».

Secondo il Guardian, una delle ragioni per cui lo spirito di Benito Mussolini continua ad «aleggiare è perché alcuni italiani lo considerano come l'ultimo "uomo forte", che non solo ha ripristinato legge e ordine, ma che ha costruito case migliori, strade, sistemi di trasporto e scuole, investendo anche nell'industria».

Il Guardia cita Renato Circi, titolare di Gamma 3000, la prima azienda ad aver stampato calendari di
Mussolini già negli anni Novanta e che adesso deve competere con altre case editrici. Ogni anno ne stampa circa 10mila copie che distribuisce nelle edicole, a prescindere dagli ordini.

«Il populismo - sostiene Circi - richiama alla memoria personalità storiche. In particolare, abbiamo notato la presenza di molti giovani tra i fan di Mussolini». Nessuna remora a stampare calendari dedicati al Duce?
«Produciamo calendari che vanno dai gatti a Papa Francesco, da Padre Pio alla Barbie - spiega Circi - perché questo è quello che vuole il mercato. Lo stesso vale per Mussolini, siamo una casa editrice che
risponde alle domande del mercato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino