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Kiev: "Presi 2km in 48 ore a Bakhmut"
Negli ultimi due giorni, le forze di difesa dell'Ucraina sono avanzate in alcuni punti sui fianchi intorno a Bakhmut di una distanza compresa tra 350 metri e 2 chilometri. Lo ha detto il portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina, Serhiy Cherevaty, citato da Rbc-Ucraina. «Tuttavia, il nemico sta resistendo ferocemente. Durante la giornata, si sono svolti 34 scontri nella direzione di Bakhmut, il nemico ha sparato contro le nostre posizioni 479 volte con vari sistemi e artiglieria. Ci sono stati 4 raid aerei», ha affermato, aggiungendo che 149 russi sono stati uccisi e 160 feriti, mentre sei sono stati catturati.
Russia: "Intercettati due aerei della Nato sul Mar Baltico"
La Russia ha comunicato di aver intercettato due aerei della Nato sul Mar Baltico. Secondo quanto riferito su Telegram dal ministero della Difesa di Mosca, è stato dato l'ordine di decollo a uno dei suoi aerei da guerra per intercettare due jet, uno francese e un altro tedesco, che avevano intenzione di «violare il confine» russo. «Dopo che gli aerei militari stranieri sono tornati indietro dal confine di Stato, l'aereo da combattimento russo è tornato in tutta sicurezza alla base», ha aggiunto il ministero della Difesa russo.
Budapest blocca tranche fondi Epf per armi a Kiev
L'Ungheria, a sorpresa, ha bloccato oggi l'erogazione dell'ottava tranche di fondi provenienti dallo European Peace Facility (Epf) per le armi destinate all'Ucraina. Lo fa sapere all'ANSA una fonte informata sui fatti. La tranche ha un valore di 500 milioni e doveva essere erogata il prossimo lunedì. Budapest avrebbe preteso «garanzie» che l'Epf mantenga in futuro il suo orizzonte «globale» e non sia unicamente utilizzato per armare Kiev. L'Epf rimborsa gli Stati membri - di norma al 50% ma non c'è uno standard fisso - che hanno donato materiale bellico all'Ucraina.
007 ucraini dietro attentato a Igor Kornet
Ci sarebbero i servizi ucraini dietro al tentativo di omicidio nei confronti di Igor Kornet, il sedicente ministro dell'Interno ad interim dei separatisti filorussi di Lugansk. Lo sostiene il media ucraino Ukrainska Pravda, citando proprie fonti nelle forze dell'ordine.
Ministro dell'interno del Lugansk ferito in un attentato
L'agenzia di stampa statale russa Tass, citando una fonte nelle «forze dell'ordine regionali», sostiene che il de facto «ministro dell'Interno» ad interim dei separatisti filorussi di Lugansk, Igor Kornet, sarebbe stato «gravemente ferito» in un «tentativo di omicidio» nel centro di Lugansk e sarebbe ora ricoverato «in terapia intensiva». Stando a fonti nei servizi di emergenza dei separatisti citati dall'agenzia Interfax, Kornet sarebbe rimasto ferito in seguito a un'esplosione nel centro di Lugansk.
Prigozhin: "Il popolo russo pretenderà che i corrotti siano impiccati sulla Piazza Rossa"
Il popolo russo pretenderà che i corrotti «siano impiccati sulla Piazza Rossa».
007 Kiev: 152mila russi si preparano alla difesa nel Sud
Circa 152.000 truppe russe sono ora concentrate nei territori occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, e le loro azioni indicano che si stanno preparando alla difesa. A sostenerlo è il rappresentante dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina, Andriy Chernyak, sottolineando che «al momento non stiamo registrando alcun ritiro di truppe» in quelle regioni. «C'è un certo movimento: portano via qualcosa, evacuano qualcuno, cercano di rubare qualcosa, ma non vediamo un vero ritiro», ha detto Chernyak citato da Ukrainska Pravda. I russi stanno rafforzando le loro fortificazioni e costruendone di nuove, ha aggiunto
Von der Leyen: creare registro danni di Mosca in Ucraina
Al summit del Consiglio d'Europa si discuterà come rendere la Russia responsabile per la guerra in Ucraina e l'Ue promoverà l'istituzione di un registro sui danni provocati da Mosca nel corso del conflitto. «Sarà un primo passo importante per la compensazione», ha spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen
Sunak agli alleati: aiutare Kiev in un momento cruciale
Il premier britannico Rishi Sunak ha lanciato un appello globale agli alleati occidentali per sostenere militarmente l'Ucraina «in questo momento cruciale», riferendosi alla controffensiva delle truppe di Kiev per respingere l'invasione russa. È quanto si legge nel comunicato diffuso da Downing Street diffuso prima dell'incontro col presidente Volodymyr Zelensky a Chequers, la residenza ufficiale di campagna del primo ministro. Sunak si impegna a portare avanti il suo appello nel corso dei prossimi vertici internazionali al Consiglio d'Europa e nel G7.
Londra: a Kiev centinaia di missili e droni per difesa aerea
«Oggi il primo ministro (Rishi Sunak) confermerà (a Volodymyr Zelensky) l'ulteriore fornitura da parte del Regno Unito di centinaia di missili di difesa aerea e ulteriori sistemi aerei senza pilota, tra cui centinaia di nuovi droni d'attacco a lungo raggio con una portata di oltre 200 km», si legge in un comunicato di Downing Street che conferma l'incontro a Londra fra Sunak e il presidente ucraino Voldymyr Zelensky. «Questi saranno tutti consegnati nei prossimi mesi mentre l'Ucraina si prepara a intensificare la sua resistenza all'invasione russa in corso». L'incontro a avrà luogo nella residenza del primo ministro a Chequers.
Zelensky a sorpresa a Londra, l'incontro con Sunak
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che oggi arriverà a Londra per colloqui con il primo ministro britannico Rishi Sunak, in una visita a sorpresa nella capitale britannica. In un tweet, Volodymyr Zelenskiy ha scritto: «Il Regno Unito è un leader quando si tratta di espandere le nostre capacità a terra e in volo. Questa collaborazione continuerà oggi. Incontrerò il mio amico Rishi. Condurremo negoziati sostanziali faccia a faccia e nelle delegazioni»
Francia promette nuovi carri armati a Kiev
«Nelle prossime settimane, la Francia formerà e attrezzerà diversi battaglioni con decine di veicoli blindati e carri leggeri, fra cui degli Amx-10Rc»: lo si legge in un comunicato congiunto al termine della cena di lavoro all'Eliseo fra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
Il Gazzettino