La attirava nella sua trappola giocando sempre più spesso con lei a nascondino: il miglior modo per restare solo con la sorellastra di quattro anni senza che nessuno li...
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I giudici del tribunale minorile di Brighton, in Inghilterra, dopo una lunga inchiesta, hanno ritenuto che il racconto della bimba, estremamente coerente e ricco di dettagli, non fosse frutto della sua fantasia, ma assolutamente credibile. E finalmente il ragazzino, che nel frattempo ha compiuto 13 anni e che durante il processo si era sempre proclamato innocente, ieri ha ammesso la propria colpevolezza. Il giudice lo ha condannato, ma ora si tratterà di stabilire se considerarlo socialmente pericoloso e infliggergli una pena detentiva oppure seguire altre strade. Il suo caso, vista l'età, è d'altra parte delicatissimo: è un ragazzino che sicuramente ha bisogno di un supporto per riuscire a recuperare e il tribunale lo ha già sottoposto a valutazioni psicologiche per capire se è in grado di capire la differenza tra cosa è giusto e cosa è male. Anche dall'esito di queste perizie dipenderà la sua sorte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino