Germania, treno deraglia in Baviera: 4 morti e 60 feriti. I vagoni si ribaltano e precipitano nella scarpata

Alcuni passeggeri sono ancora bloccati nei vagoni

Germania, treno deraglia in Baviera: 4 morti e 60 feriti. I vagoni si ribaltano e precipitano nella scarpata
Un treno è deragliato nel sud della Germania e diverse persone sono rimaste ferite, ha dichiarato la polizia. Ci sono almeno quattro morti. L'incidente si è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un treno è deragliato nel sud della Germania e diverse persone sono rimaste ferite, ha dichiarato la polizia. Ci sono almeno quattro morti. L'incidente si è verificato intorno alle 12 e 15 in Baviera, nella zona di Burgrain, vicino alla città turistica alpina di Garmisch-Partenkirchen. Il portavoce della polizia Stefan Sonntag ha dichiarato all'agenzia di stampa Dpa che diverse persone sono rimaste ferite.

 

 

Un funzionario locale ha dichiarato che almeno 60 persone sono rimaste ferite, di cui circa 16 in modo grave, riporta DW.  «È in corso una vasta operazione di soccorso per liberare i passeggeri ancora bloccati nei vagoni», ha dichiarato un portavoce della polizia, aggiungendo che il treno era abbastanza pieno al momento dell'incidente: molti sono studenti. Sei elicotteri hanno trasportato i feriti in ospedale. 

Diversi vagoni si sono ribaltati e in parte sono rotolati giù per una scarpata a nord della stazione sciistica di Garmisch-Partenkirchen, in Baviera, come riporta il quotidiano regionale Münchener Merkur.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino