Doveva essere un nuovo inizio. Una scuola da scoprire, amici con cui legare e un'avventura lunga anni che lo avrebbe portato a decidere il lavoro della sua vita. Ma la corsa...
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Il corpo del bimbo è stato scoperto nella sua camera in una giornata come tante: Asad era tornato a casa con la stessa tristezza che ormai da tre settimane non lo abbandonava. Aveva raccontato alla mamma Farin che alcuni compagni non smettevano di prenderlo in giro, di insultarlo, di perseguitarlo in ogni angolo della scuola. Poi si era diretto nella sua stanza. Poche ore dopo Farin, preoccupata per il suo prolungato silenzio, è andata a bussare alla porta: da dentro non si sentiva emettere alcun suono. Quando la donna è riuscita a entrare si è trovata di fronte una scena devastante: il corpo di Asad penzolava da una trave del soffitto. A nulla è valsa la corsa in ospedale: è morto poche ore dopo il suo arrivo al pronto soccorso.
«La famiglia è devastata da quanto è successo – ha raccontato Shabnam Rani, un amico di famiglia - Conosco quel bimbo da quando è nato, era veramente amabile. Siamo tutti sconvolti, non sono riuscito a dormire per tutta la notte». La polizia sta indagando sul caso, ma non ci sono dubbi che si sia trattato di un suicidio.
«È con grande tristezza che abbiamo appreso della morte di Asad Khan, uno dei nostri nuovi studenti – si legge sul sito web della scuola – La comunità scolastica sta lavorando insieme per superare questo momento tragico. Tutti i nostri pensieri vanno alla famiglia di Asad che sta attraversando un periodo difficile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino