Era l'ultimo Black Bloc latitante condannato per le devastazioni al G8 di Genova del 2001, insieme ad altri nove compagni. Vincenzo Vecchi, 46 anni, è stato arrestato...
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Da qui lo sviluppo delle indagini che ha portato a individuare il luogo dove viveva e all'arresto. Vecchi, esponente dell'area anarco-autonoma milanese, era latitante dal luglio del 2012, a seguito della condanna definitiva della Cassazione per i fatti di Genova a 11 anni e 6 mesi: era accusato di devastazione e saccheggio, rapina e porto di armi.
Per gli investigatori il 20 e 21 luglio 2001, durante il G8, Vecchi faceva parte di un gruppo di persone che a volto coperto devastò la città distruggendo e incendiando. Erano quelli del cosiddetto Blocco Nero: presero di mira banche, auto, un supermercato e assaltarono il carcere di Marassi. Vecchi venne identificato come un promotore delle devastazioni, uno «che spingeva gli altri ad agire», lanciava «bottiglie, sassi e molotov».
Dopo Genova, Milano, dove partecipò alle violenze in in Corso Buenos Aires nel 2006 a cui seguì un'altra condanna. Dopo una intensificazione dell'azione investigativa, anche con intercettazioni, e l'analisi di informazioni su vecchi compagni di lotta e la famiglia, la polizia ha ritenuto che Vecchi si trovasse in Francia. I francesi hanno approfondito le indagini scoprendo che Vecchi aveva incontrato l'ex convivente e la figlia minore in una località della Savoia, trascorrendo una settimana di vacanza. Poi la donna e la figlia erano rientrate a Milano e Vecchi in Bretagna, dove viveva sotto falsa identità.
Monitorando la donna e seguendo le tracce dei telefoni usati dalla coppia, gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno e della Digos di Milano hanno localizzato il latitante, le informazioni sono state passate alla polizia francese che l'8 agosto scorso ha arrestato Vecchi a Saint Gravé dans le Morbhian, un piccolo borgo nella regione della Bretagna dove viveva in una 'comunè, si faceva chiamare Vincent Papale e faceva l'imbianchino. È stato fermato per strada, mentre andava a lavorare.
Il Gazzettino