Due gigantografie ai piedi dell'altare, il cappello dei St Louis Cardinals sulla bara coperta di rose, altre sue foto da bambino e con la famiglia. ...
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Ferguson dà l'ultimo saluto a Michael Orlandus Darrion Brown Junior, il 18enne afroamericano ucciso da un poliziotto il 9 agosto scorso mentre era disarmato. Oggi doveva essere il suo primo giorno al college e invece è stato seppellito a St. Louis davanti a migliaia di persone.
La sua uccisione ha provocato la violenta protesta della comunità afroamericana. Ci sono stati scontri, saccheggi e arresti durante le manifestazioni, tanto che il governatore del Missouri, Jay Nixon, è stato costretto prima a far intervenire la guardia nazionale e poi ad imporre il coprifuoco per tre giorni.
Alla fine la situazione è tornata alla normalità grazie anche all'intervento del ministro della Giustizia, Eric Holder, mandato da Obama a Ferguson la settimana scorsa per informarsi delle indagini e per incontrare la famiglia di Mike Brown. A quei giorni violenti è seguito oggi un silenzio quasi surreale nelle strade di Ferguson e St Louis, dove hanno riaperto le scuole.
La chiesa battista Friendly Temple Missionary era stracolma di persone venute a rendere omaggio al giovane nero. Una folla di persone non è riuscita a entrare ed è rimasta fuori dall'edificio religioso, nonostante la giornata molto calda (40 gradi): in chiesa, in prima fila la famiglia, con la madre Lesley McSpadden vestita di rosso, e il volto segnato dal dolore.
A fianco il papà di Michael, che proprio ieri ha lanciato un appello ai cittadini per chiedere che questo fosse un giorno di pace e di silenzio. La cerimonia è stata segnata da balli, canti gospel, letture ed elogi.
Tra i presenti il regista Spike Lee, il reverendo Jesse Jackson, il rapper Snoop Dogg, Martin Luther King III, le famiglie di Sean Bell, ucciso dalla polizia nel 2006 a New York e di Trayvon Martin, freddato da un volontario disarmato, poi assolto, nel 2012 in Florida, il capo della Polizia stradale, ed "eroe" per molti, Ron Johnson, e tre funzionari dell'amministrazione Obama.
A ricordare Michael anche l'attivista per i diritti civili, il reverendo Al Sharpton: «Dobbiamo andarcene oggi da qui e cambiare le cose». Assente invece, su richiesta della famiglia, il governatore Nixon. Quel maledetto 9 agosto Michael è stato ucciso in pieno giorno con sei colpi di pistola dal poliziotto Darren Wilson dopo aver presumibilmente rubato una scatola di sigari in un negozio.
L'agente è stato messo in congedo forzato e da allora è 'scomparsò. Tre autopsie hanno confermato che Mike Brown è morto a causa dell'ultimo proiettile sparato alla testa. Delle indagini si sta occupando l'Fbi e il Gran Giurì sta esaminando le prove e gli elementi raccolti, ma ci vorranno sei mesi prima di una eventuale incriminazione nei confronti del poliziotto.
Le versioni della polizia e dei diversi testimoni differiscono.
Il Gazzettino