Le forze di sicurezza egiziane hanno arrestato Lina Attalah, direttrice del portale indipendente Mada Masr, mentre all'esterno della prigione di Tora stava intervistando la...
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«Verso le 12, i funzionari della sicurezza hanno sequestrato il telefono di Attalah e l'hanno arrestata poco dopo - si legge sulla testata Mada Masr - È stata trasferita alla stazione di polizia di Maadi, dove è attualmente detenuta. Le autorità hanno rifiutato di consentire all'avvocato di Mada Masr di vedere Attalah e non lo hanno informato del motivo del suo arresto. Secondo i funzionari della stazione di polizia, verrà trattenuta durante la notte e interrogata dai pubblici ministeri lunedì mattina».
«Attalah è un giornalista pluripremiata di fama mondiale - scrivono i colleghi - che lavora come reporter da oltre 15 anni. Era fuori dal complesso carcerario di massima sicurezza oggi raccontando la storia di Laila Soueif, che stava tentando di consegnare forniture mediche al figlio, Abd El Fattah. Abd El Fattah ha trascorso 35 giorni in sciopero della fame dopo la sospensione delle visite degli avvocati e delle le sessioni giudiziarie a causa delle restrizioni del coronavirus».
«In Egitto prosegue la repressione delle voci libere. Poco fa è stata arrestata Lina Attalah, editor in chief di Mada Masr, al termine di un'intervista alla madre di un attivista. Il ministero degli Esteri italiano intervenga per chiedere il rilascio immediato e il rispetto dei diritti civili e politici». Chiede Lia Quartapelle del Pd.
La direttrice del portale indipendente Mada Masr, Lina Attalah, arrestata in Egitto, era stata un alunna del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico onlus (Uwc) a Duino ( Trieste).
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Il Gazzettino