Covid-19, in Romania nuovo record di contagi: +1024 casi in 24 ore. Villaggi in quarantena

Covid-19, in Romania nuovo record di contagi: +1024 casi in 24 ore. Il villaggio di Cartojani messo in quarantena
Il virus non si placa in Romania. Nonostante la nuova legge sulla quarantena approvata dal Parlamento rumeno ed entrata in vigore il 21 luglio, nel paese della penisola...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il virus non si placa in Romania. Nonostante la nuova legge sulla quarantena approvata dal Parlamento rumeno ed entrata in vigore il 21 luglio, nel paese della penisola balcanica è ancora record di contagi. Nelle ultime 24 ore i nuobi casi sono stati 1.030 su 24.87 test effettuati. In aumento ache rispetto alla giornata di ieri quando erano stati 994. Quello registrato oggi è il numero più alto di contagi dall'inizio della pandemia che porta il totale dei casi a quota 40.163. Contando anche i 27 nuovi decessi, che portano a 2.101 il numero delle vittime, la Romania resta il Paese dei Balcani maggiormente colpito dalla pandemia


LEGGI ANCHE Virus, allarme per casi in aumento in Romania: rischia di diventare il Brasile d'Europa
 
Nel villaggio di Cartojani, provincia di Giurgiu, nell'estremo sud del paese, si è registrata la media di oltre 3 casi al giorno su 1.000 abitanti nell'ultima settimana, al punto che è stato costretto a interventire il governo di Bucarest  imponendo la quarantena in tutto il villaggio. La misura è stata presa per 14 giorni e prevede spostamenti limitati degli abitanti e la mascherina obbligatoria negli spazi pubblici. 

LEGGI ANCHE Colf romene e rischio Covid. Le famiglie italiane: ora regole
 

La situazione rumena preoccupa anche l'Italia, non solo per la vicinanza geografica, ma anche perché i rumeni sono la principale comunità straniera italiana, con più di un milione di residenti. Molti di essi lavorano come colf e badanti, impegnati nell'assistenza ad anziani, disabili e bambini italiani. Ad oggi infatti colf e badanti che rientrano dal Paese balcanico per riprendere il proprio posto di lavoro dopo le ferie o dopo essere scappate nei mesi scorsi temendo di restare bloccate nella Penisola, non vengono sottoposte ad alcun controllo, a differenza di quanto avviene con Serbia, Montenegro e Kosovo). Al momento è previsto solamente che colf e badanti siano dotati di mascherine, mantengano il distanziamento sociale - per quanto sia impossibile date le mansioni - e siano ammissibili sul luogo di lavoro, cioè che la loro temperatura non superi i 37,5 gradi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino