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I comandanti russi stanno uccidendo i propri soldati feriti, anziché provare a salvarli e curarli. A rivelare l'agghiacciante retroscena sulla guerra in Ucraina sono le stesse truppe di Putin. Alcuni militari di Mosca catturati dall'esercito ucraino, hanno parlato in un videoclip realizzato da Open Media Ukraine. Un tenente colonnello è stato accusato di aver sparato personalmente a morte ai soldati che giacevano a terra per le ferite.
«Un comandante si è avvicinato a un compagno chiedendo come stesse. Quando gli ha risposto che non poteva camminare, l'ha ucciso...», dice sconvolto uno dei prigionieri. «E questo non è un caso isolato», replica un altro. «Ne ha uccisi quattro o cinque in questo modo. Erano tutti giovani. Potevano essere salvati, aiutati, portati fuori di lì».
Le difficoltà della Russia
La Russia nel frattempo continua a minimizzare la realtà sulle perdite.
I racconti dal fronte si rincorrono giorno dopo giorno e svelano le difficoltà dell'esercito russo e il perché di così tante sconfitte. L'ultima, in ordine di tempo, nella regione di Kharkiv. Dopo Kiev è passata agli atti la seconda ritirata. Questa mattina le truppe russe hanno cercato di sfondare il confine ucraino nella regione nord-orientale di Sumy, ma le unità di Kiev sul campo sono riuscite a respingere l'attacco costringendo i soldati di Mosca a ritirarsi oltre il confine.
L'aiuto della Bielorussia
Per rialzare la testa, ora la Russia spera in un intervento dell'alleato più vicino, la Bielorussia. La presenza delle forze di Minsk lungo il confine con l'Ucraina terrà probabilmente impegnati i soldati di Zelensky nel nord del Paese, impendendo a Kiev di schierarli a est a sostegno delle operazioni nel Donbass: lo riporta oggi l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Basterà per una vittoria convincente?
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Il Gazzettino