Panico a bordo di un jet dell'Air Canada che giovedì è stato costretto a un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Seattle Tacoma, negli Usa, dopo che...
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L'equipaggio del Bombardier Inc Dash 8 proveniente da Calgary, in Canada, e diretto proprio a Seattle, ha riferito di aver visto un fumo leggero in cabina e di aver cercato di capirne la provenienza, ma senza risultato. A quel punto, quando mancava circa un quarto d'ora all'arrivo, visto che il fumo cominciava pian piano a invadere inesorabilmente l'intero abitacolo diffondendo un odore acre e creando un'atmosfera di estrema preoccupazione a bordo, gli assistenti hanno annunciato ai 74 passeggeri del volo 8301 di aver preannunciato uno stato di emergenza allo scalo di Seattle. Mentre molte persone pregavano in silenzio e la tensione si tagliava con il coltello, i quattro membri dell'equipaggio preparavano la fase di atterraggio e il personale di terra si teneva pronto a qualunque evenienza: fortunatamente l'aereo ha toccato terra senza alcuna conseguenza e i passeggeri sono scesi sani e salvi, mentre immediatamente è scattata un'inchiesta sulle cause che hanno provovato la fuoriuscita di fumo.
Air Canada, dopo la conclusione della vicenda, ha rilasciato una dichiarazione: «Alla discesa a Seattle (da Calgary) - si legge nel comunicato - l'equipaggio di volo Air Canada Express 8301 ha rilevato una leggera foschia nella cabina. L'equipaggio ha richiesto la priorità di sbarco di emergenza, secondo la nostra procedura operativa standard. L'aereo è atterrato in sicurezza e l'equipaggio ha effettuato un'evacuazione di emergenza, ancora una volta come misura precauzionale. I passeggeri sono stati fatti scendere e sono stati portati in autobus al terminal. Non ci sono stati feriti tra i passeggeri, né tra i membri dell'equipaggio. Il personale dei veicoli di emergenza hanno ispezionato l'aereo e non hanno trovato tracce di fuoco. Il nostro personale effettuerà un'ispezione approfondita dell'aeromobile per determinare la causa dell'incidente. Ci scusiamo ai nostri passeggeri per l'inconveniente provocato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino