Cade in mare dalla barca, velista si salva grazie ai jeans

Un post con Arne Murke
Salvato da un paio di jeans. I famosissimi pantaloni, trasformati in un galleggiante di emergenza, hanno permesso di sopravvivere in mezzo all'oceano al trentenne tedesco Arne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Salvato da un paio di jeans. I famosissimi pantaloni, trasformati in un galleggiante di emergenza, hanno permesso di sopravvivere in mezzo all'oceano al trentenne tedesco Arne Murke. La vicenda, raccontata dal New Zealand Herald, è avvenuta al largo della costa neozelandese di Gisborne: i due fratelli stavano portando una barca dalle coste australiane fino in Brasile.


Mamma ubriaca e svenuta in auto, accanto a lei la figlia di 3 mesi morta

Lo stesso Arne ha raccontato di essere sopravvissuto, gonfiando di aria i jeans che portava addosso. L'uomo stava navigando, insieme al fratello Helge a bordo di Wahoo, una barca a vela lunga 12 metri: un improvviso movimento del boma lo ha spinto in acqua. «Non indossavo il giubbotto salvagente e sono finito in mare indossando solamente la mia t-shirt e i jeans». Fortunatamente Arne aveva  imparato il trucco dei pantaloni durante il servizio militare. «Senza i miei jeans non sarei qui oggi» racconta Arne «Mentre ero in acqua ho preso un respiro profondo, mi sono sfilato i pantaloni, ho fatto dei nodi alle estremità dei jeans e ho iniziato a soffiare aria al loro interno». Un galleggiante di emergenza che lo ha tenuto a galla in mezzo al mare.

Venezuela ancora al buio, 80 bambini morti in ospedale. Guaidò chiede stato d'emergenza​


Tre ore e mezza dopo, i soccorsi hanno visto Arne fra le onde e lo sono riusciti a tirare in salvo. «Ho pensato solamente a mia figlia, che dovevo sopravvivere per lei - ha raccontato Arne pensando alla piccola, di solo 10 mesi - non potevo permettere che crescesse senza un padre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino