Bucha, i soldati russi intercettati svelano i crimini: «Prima li interrogate, poi li uccidete»

Un militare russo alla fidanzata: «I nostri 500 commilitoni sono nei sacchi neri. Quando torno a casa strappo il contratto»

Un uomo sdraiato sul fianco, le mani ancora sul manubrio della sua bicicletta. Un altro a faccia in giù, con un sacchetto di patate rotolate a terra. Non sono solo morti di...

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Un uomo sdraiato sul fianco, le mani ancora sul manubrio della sua bicicletta. Un altro a faccia in giù, con un sacchetto di patate rotolate a terra. Non sono solo morti di guerra dell’assalto a Bucha, ma vittime di una strage premeditata, di un piano di sterminio organizzato per terrorizzare i cittadini e soffocare la resistenza ucraina. Il servizio di intelligence tedesco ha intercettato messaggi radio tra i vertici dell’esercito russo e le truppe: «Abbiamo sparato a una persona in bici», informa un commilitone. In un’altra conversazione vengono impartiti ordini molto espliciti: «Uccidili tutti, maledizione. I civili, tutti, uccideteli tutti», è l’indicazione di un comandante di Mosca alle sue unità che da settimane assediavano Mariupol.

Ucraina, le intercettazioni choc tra un soldato russo e la fidanzata: «500 cadaveri dei nostri tagliati a pezzi nei sacchi»

LE ISTRUZIONI

La popolazione deve essere piegata con la violenza e la paura: «Prima li interrogate, poi li uccidete». Secondo i messaggi raccolti dai servizi segreti, i capi russi impartiscono istruzioni inequivocabili per massacrare civili indifesi e questo sgretolerebbe la propaganda negazionista del Cremlino sulle fosse comuni di Bucha. A ulteriore conferma, i dati del traffico delle intercettazioni coinciderebbero con i luoghi di ritrovamento dei cadaveri. Stando al racconto di alcuni testimoni, l’occupazione di Bucha è iniziata mandando avanti soldati molto giovani, ai quali si sono poi aggiunti rinforzi. Come dimostra la conversazione tra un miliziano russo e la compagna. «Dove sei ora?», chiede lei. «Sono all’inferno in Ucraina - risponde lui - Mi si è infilato nel casco un frammento di proiettile e ho capito che la guerra era iniziata. Abbiamo soldati di leva qui, ragazzi di 18, 19 anni. Che dicono al telegiornale?». La donna riferisce la versione propagandata dal Cremlino: «Dicono che ci sono poche perdite». Il soldato ride amaro: «Solo nei primi due giorni 500 nostri soldati sono stati portati via a pezzi in sacchi neri».

Per la compagna è una novità: «Al telegiornale non spiegano che i nostri vengono fatti prigionieri». Ma lui rivela che «stiamo subendo enormi perdite». E alla preoccupazione della donna: «Stai colpendo civili?», la risposta del soldato è carica d’odio. «Sì. Abbiamo cacciati fuori i civili, adesso stiamo nelle loro case». E lei: «Cosa mangiate?». Il miliziano le racconta che vanno a caccia, «dipende da quello che prendiamo». Riflette la compagna: «In una parola, sembra che si siano dimenticati di voi». L’uomo concorda: «Infatti, stiamo qui seduti senza muoverci. Giuro che appena torno straccio immediatamente il contratto. Sempre che riesca a tornare». Gli 007 tedeschi hanno presentato ieri tutto il materiale a un organo parlamentare. E mentre in Ucraina si scoprono nuove Bucha e l’offensiva russa nel Paese si concentra con ferocia a est, il sindaco della città alle porte di Kiev, Anatoly Fedoruk, denuncia che circa il 90% dei civili uccisi a Bucha riporta ferite da arma da fuoco.


 

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Il Gazzettino