Nell'arco di 25 anni le piattaforme di ghiaccio dell'Antartide si sono ridotte di ben 3.000 miliardi di tonnellate, facendo salire il livello del mare di 8 millimetri:...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In generale i nuovi dati «offrono un quadro più coerente rispetto a quello che avevamo in passato», ha detto uno degli autori della ricerca, Giorgio Spada, docente di Fisica della Terra dell'Università di Urbino. Hanno collaborato alla ricerca anche Daniele Melini, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e Valentina Barletta, dell'Università tecnica della Danimarca. Sono fra le decine di autori di 44 Paesi che fanno parte del gruppo Imbie (Ice Sheet Mass Balance Inter-Comparison Exercise). «È lo studio più completo fatto finora sul bilancio di massa del ghiacciaio che ricopre l'Antartide», ha osservato Spada. I dati dei satelliti hanno permesso di misurare con precisione l'aumento del tasso di fusione dei ghiacci in certe regioni dell'Antartide e di vedere che «l'accelerazione è stata sensibile in alcuni settori, come nella zona occidentale».
I dati indicano che dal 1992 al 2017 l'Antartide occidentale abbia perso da 53 miliardi a 159 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno e che nella zona più popolata, la Penisola Antartica, la perdita sia compresa fra 7 miliardi e 33 miliardi di tonnellate l'anno.
Il Gazzettino