Le Forze siriane democratiche hanno annunciato di aver preso il controllo totale della città di Raqqa, liberandola dal sedicente Stato Islamico (Is). Lo riferisce...
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LA STORIA
Era il 13 gennaio del 2014 quando i miliziani del sedicente Stato Islamico (Is) proclamarono Raqqa, nel nordest della Siria, la capitale del loro «Califfato» islamico. Migliaia i jihadisti che da allora raggiunsero la 'capitalè, tra cui molti leader. Fonti dell'intelligence irachena hanno sostenuto a luglio che anche il leader dell'Is, Abu Bakr al-Baghdadi, avesse lasciato Mosul per trasferirsi a Raqqa, ma la notizia non è mai stata confermata. Preso il controllo della città, i jihadisti iniziarono a imporre una rigida interpretazione della sharia, la legge islamica. Terribile la repressione nei confronti di chi si opponeva al loro dominio, con decapitazioni, crocifissioni e torture. Crudele l'uso dei civili come scudi umani per ostacolare l'avanzata delle forze avverse. Una dura repressione viene messa in atto anche nei confronti degli alawiti e dei sospetti sostenitori del presidente Bashar al-Assad. La piazza di al-Naim, liberata oggi dalle Forze siriane democratiche, è diventata ben presto tristemente nota come luogo pubblico per le esecuzioni.
I primi a iniziare la devastazione di Raqqa, l'80 per cento della quale è oggi ridotto in macerie, sono stati propri i miliziani dell'Is, che hanno fatto saltare in aria le moschee sciite e le chiese cristiane. La chiesa cattolico armena dei Martiri ha invece perso la sua identità, trasformata dall'Is nel quartier generale della sua polizia e in un centro islamico per reclutare nuovi combattenti. I primi a fuggire da Raqqa sono stati proprio i cristiani, che rappresentavano il 10 per cento della popolazione totale. Imposto il loro dominio, i jihadisti dell'Is hanno iniziato a usare Raqqa come 'centro di comandò, pianificando da qui gli attentati all'estero. Tra questi anche gli attacchi di Parigi del 13 novembre del 2015, costati la vita a 130 persone. Due giorni dopo, in risposta agli attacchi subiti, la Francia aveva iniziato a bombardare Raqqa: una ventina le bombe lanciate su obiettivi dell'Is in città. Numerosi i bombardamenti aerei condotti su Raqqa, anche sulle zone densamente popolate da civili, da varie forze. In campo la Coalizione internazionale a guida Usa, che con raid aerei hanno sostenuto l'alleanza curdo araba impegnata sul campo. Lo scorso giugno gli attivisti hanno denunciato l'uso di bombe al fosforo lanciate sulla città.
La prima offensiva internazionale per liberare Raqqa viene annunciata il 26 ottobre 2016 da Ash Carter, segretario alla Difesa di Barack Obama, che afferma che sono iniziati i preparativi.
Il Gazzettino