Il 61% delle imprese italiane promuove attività di volontariato e in gran parte lo fa da almeno 5 anni. Dal settore dei trasporti a quello della cosmesi, dall'editoria...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Con il volontariato - spiegano in Sodalitas - l'impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale, o a sostegno di organizzazioni Nonprofit, durante l'orario di lavoro». Si tratta di «un percorso virtuoso, molto diffuso nel mondo anglosassone che sta diventando una realtà sempre più importante anche nel nostro Paese».
«La ricerca “Volontariato d’Impresa: l’esperienza delle aziende in Italia” offre una fotografia di questa attività nel nostro Paese con sfide e opportunità per tutti gli stakeholder coinvolti», afferma Adriana Spazzoli, presidente di Fondazione Sodalitas. «Con questa ricerca Fondazione Sodalitas conferma il proprio impegno a realizzare progetti multi-stakeholder in cui impresa e Nonprofit lavorano insieme per far crescere le comunità».
Dall’analisi delle finalità del volontariato, spiega un comunicato, emergono due aree motivazionali, una verso l’esterno e una verso l’interno. Le finalità che si rivolgono all’esterno si concentrano in particolare su tre fattori: contribuire a sostenere progetti di enti Nonprofit o di altre organizzazioni verso la comunità (64%); sviluppare reti sociali sul territorio di riferimento per portare valore di lungo periodo (34%); favorire la propria visibilità e consolidare la reputazione aziendale (49%). Quelle rivolte all’interno puntano sul favorire una forza lavoro motivata e coesa (47%) e sviluppare delle competenze dei dipendenti, seppure questo aspetto abbia un peso ancora marginale (14%).
L’analisi dei benefici riscontrati fa emergere molto forte, e in linea con gli obiettivi, l’importanza della dimensione interna: il 60% delle aziende rispondenti sottolinea infatti il maggior coinvolgimento dei dipendenti, il 49% il miglioramento del clima aziendale, il 38% un miglior lavoro di squadra e il 28% la fidelizzazione dei dipendenti. Quanto ai principali benefici raggiunti dall’azienda verso l’esterno la ricerca evidenzia il miglioramento della reputazione aziendale, citato dal 57% dei rispondenti, e il miglioramento delle relazioni nella comunità (49%).
In Italia i progetti di Volontariato d’Impresa sono gestiti in primis dalla funzione CSR (38% delle imprese), seguita al secondo posto dalla funzione Risorse Umane (21%). Quanto alle tematiche affrontate vi è particolare attenzione all’ambiente e al sociale verso molteplici target quali giovani, infanzia, persone con disabilità, senzatetto.
Per realizzare i programmi di Volontariato le imprese mettono a disposizione risorse e spesso anche servizi aggiuntivi. Innanzitutto il tempo messo a disposizione dei dipendenti è in maggioranza tempo retribuito: l’86% delle aziende rispondenti utilizza infatti questa tipologia e il 71% la considera prevalente. Oltre al tempo dei dipendenti, il 90% delle aziende mette a disposizione delle organizzazioni Nonprofit anche altre risorse quali risorse economiche (65%), donazione di prodotti (51%) e messa a disposizione servizi, spazi e strutture (34%). Rilevante anche il ruolo affidato ai dipendenti, le cui proposte generano iniziative di volontariato nel 27% delle aziende; così come le richieste che provengono dalle organizzazioni Nonprofit, che stimolano iniziative nel 27% dei casi.
Per incentivare la partecipazione dei dipendenti ai progetti di Volontariato d’Impresa (la quota di adesione media è del 20%) risultano decisivi il commitment del top management, un’efficace comunicazione interna e un coinvolgimento attivo degli stessi dipendenti sin dalla fase di progettazione.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino