«Il debito pubblico da rinnovare nella legislatura appena cominciata ammonta complessivamente a 900 miliardi di euro, ma con la quota annuale di bot si superano i 1.000...
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Secondo l'analisi del Centro studi di Unimpresa, che ha incrociato dati della Banca d'Italia e del ministero dell'Economia, «considerando i circa 100 miliardi annui di bot emessi e rinnovati, l'ammontare
complessivo di debito da rifinanziare nella prossima legislatura è ampiamente superiore a 1.000 miliardi».
«In attesa del nuovo governo e del programma di riforme che sarà delineato, mettiamo a disposizione dell'opinione pubblica un dato che, a nostro giudizio, è sottovalutato e invece è centrale: il peso del debito pubblico, che supera quota 2mila miliardi, ci sta schiacciando, e le scadenze dei titoli di Stato sono il cappio alla gola con il quale gli investitori, le case d'affari internazionali e le banche italiane ci tengono sotto schiaffo» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
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Il Gazzettino