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Un anno di aumenti tutti in una sola busta paga. Che potrebbe essere già quella di novembre, se il pressing del ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo avrà successo. In consiglio dei ministri i titolare della Funzione pubblica ha chiesto che l’anticipo di 2 miliardi del rinnovo dei contratti pubblici sia pagato con i cedolini dei dipendenti pubblici del prossimo mese. E questo per fare sì che “l’extra” non si confonda con le tredicesime. Un extra che sarà particolarmente consistente e arriverà nel caso dei dirigenti di prima fascia, a sfiorare i 2 mila euro. E che per un funzionario supererà comunque i mille euro. Non solo. A beneficiare di questo “antipasto” del nuovo contratto dei dipendenti pubblici, saranno anche tutte le forze di sicurezza, dalla Polizia all’esercito. Anche per loro arriverà il maxi-assegno in attesa di rinnovare il prossimo anno il contratto di lavoro. Ma andiamo con ordine. Per i dipendenti pubblici il governo ha stanziato 7,3 miliardi di euro. Cinque miliardi sono destinati agli aumenti del comparto statale, dai professori, ai dipendenti dei ministeri, fino a quelli dell’Inps e delle Agenzie fiscali. In questa cifra sono compresi anche i soldi destinati ad aumentare gli stipendi delle forze di polizia.
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IL MECCANISMO
Due miliardi dei cinque stanziati, saranno “anticipati” come detto nel 2023.
IL PASSAGGIO
La manovra inoltre, rafforza i fringe benefit - i bonus aziendali in forma di beni e servizi - che non vengono tassati. Lo sgravio sarà più alto per i lavoratori con figli per i quali arriverà a 2 mila euro (contro i 3 mila attuali), mentre per i lavoratori senza figli la detassazione si fermerà a mille euro. Confermati anche gli sgravi sui premi di produttività, con la tassazione agevolata al 5 per cento. Arriva anche la detassazione per i lavoratori del settore del turismo notturno e festivo. Cala invece l’agevolazione per gli impatriati, cioè chi torna a lavorare in Italia e trasferisce la residenza nel 2024 per almeno 5 anni: la riduzione della tassazione sarà del 50% e non più del 70% come in passato.
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