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Manovra. Tra le novità arriva la proroga dello smart working per i lavoratori fragili fino al 31 marzo 2023 che però non includerà più i genitori con figli under 14. Il compromesso raggiunto sul lavoro agile si rivolge dunque a una platea più ristretta del previsto, anche se i lavoratori interessati potranno contare su un'agevolazione in più.
Smart working, cosa cambia
Il datore di lavoro se necessario dovrà permettere loro di svolgere una «diversa mansione» ricompresa «nella stessa area di inquadramento» e senza nessun taglio dello stipendio.
Chi sono i fragili
Ma chi sono i "fragili"?. Sono quei lavoratori che, come attestato da certificazione medica, risultano essere immunodepressi, pazienti oncologici, o disabili gravi. Il datore di lavoro, si legge nel testo emendato, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile «anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento». E i genitori con figli under 14? Rientreranno nella normativa standard dello smart working che prevede l’obbligo di un accordo tra azienda e lavoratore o azienda e sindacati.
Il settore privato
Da gennaio 2023 arriva anche lo stop allo smart working semplificato nel privato. Nelle aziende quindi si torna a siglare un accordo individuale condiviso di lavoro agile. Valgono nche quelli firmati dal sindacato. Bisogna indicare la durata dell’accordo, l’alternanza dei periodi di lavoro all’interno e all’esterno dell’azienda e i luoghi da escludere dalla prestazione professionale.
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