Saila Menta, addio a Pietro Barabaschi: il boom nel dopoguerra e le réclame entrate nella storia della tv Video

Saila Menta, addio a Pietro Barabaschi
Una mentina nata sul palcoscenico non poteva che avere una spettacolare storia teatrale. E' la storia di Saila Menta, la liquerizia confettata che ha accompagnato il boom...

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Una mentina nata sul palcoscenico non poteva che avere una spettacolare storia teatrale. E' la storia di Saila Menta, la liquerizia confettata che ha accompagnato il boom dell'Italia nel dopoguerra. E infatti oggi, il giorno dell'addio a Pietro Barabaschi, 88 anni, di Silvi Marina (Teramo), sono soprattutto i boomer a ripensare a quella bustina-astuccio di plastica verde con la girandola bianca che si teneva sempre in tasca o nella borsetta o nel borsello.

A ripensare anche alle réclame che da Carosello in poi hanno innescato duraturi tormentoni fin dal celerberrimo "Che sapore è questo qua, è sapore di città", 1972 (e lo smog si affrontava meglio con una mentina). E inoltre "Saila Menta, fresco in bocca".

Barabaschi ha messo il "visto, si approva"  anche su filmati pubblicitari all'avanguardia, per non dire osé, finiti direttamente nella storia della pubblicità in tv. E chi gli subentro restò in linea con la tradizione del "marchio". "Saila, il piacere che uccide" è uno di questi, follemente onirico. Nel 2000 lo spot con doppi sensi che oggi non sarebbero più accettati, pur nella loro innocua malizia.

La "Società anonima italiana liquerizia abruzzese" venne fondata nel 1937 nell'ormai ex teatro Kursaal  di Silvi da Angelo Barabaschi e Aurelio Menozzi, ma sarà il figlio del primo, Pietro, a lanciare definitivamente quelle caramelle che alla fine faranno gola a multinazionali straniere quali, da ultimo, 5 anni fa,  il gruppo tedesco Katjes International pronto a sborsare oltre 45 milioni di euro. Prima era stato il turno dell'americana Warner Lambert, la Pfizer (sì, l'azienda farmaceutica), l'inglese Cadbury, la leaf, la svedese Cloetta.

A Silvia, nello stabilmento dove si lavora la liquerizia (calabrese, fin dal 1937), c'è ancora una sessantina di dipendenti, alcuni dei quali figli, nipoti o pronipoti dei primi dipendenti della Saila assunti dai Barabaschi. Pietro, amatissimo in città,  già presidente di Confindustria provinciale e regionale, lascia i figli Monica, Angelo e Perla: il funerale domani alle 11 a Silvi Marina nella chiesa dell’Assunta. 

Di seguito alcune delle reclame più note. Merita una visita anche Foto storiche Saila su Facebook da cui sono state tratte le foto. 

Saila, il piacere che uccide

 

 

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Il Gazzettino