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Più tempo per i contribuenti che devono sfruttare i benefici fiscali per l’acquisto della prima casa. Un emendamento al decreto Milleproroghe sospende di nuovo, fino al 30 ottobre, i relativi termini, che erano stati congelati a seguito del Covid e poi avevano ripreso a scorrere. Nello stesso provvedimento, che è all’esame del Senato, stanno trovando posto varie proposte di maggioranza sul nodo delle concessione balneari: l’ipotesi, che anche il governo valuta con attenzione, è far slittare in avanti l’attuale scadenza del 31 dicembre di quest’anno entro il quale dovrebbero essere completate le gare.
LE ALIQUOTE
Le novità in materia di casa sono invece contenute in un emendamento presentato dalla Lega, che farà parte dei cosiddetti “segnalati” e dovrebbe ottenere il via libera dell’esecutivo. Il tema è quello agevolazioni che scattano al momento dell’acquisto di un’abitazione. Imposta di registro e Iva (nel caso di acquisto dal costruttore) sono normalmente dovute in misura proporzionale con aliquote rispettivamente del 9 e del 10 per cento; se però l’acquirente non possiede altri immobili le aliquote scendono al 2 e al 4.
LE PROCEDURE
Sul dossier balneari la situazione è fluida. Si tratta di venire incontro alle richieste delle categoria, a cui tutti i partiti della maggioranza si dichiarano sensibili. E quindi di far slittare le date fissate per la messa a gara delle concessioni. La scadenza è quella del 31 dicembre 2023, con possibilità di arrivare alla fine dell’anno successivo solo per comprovate difficoltà tecniche dei Comuni che devono avviare le procedure. Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha presentato un emendamento per sospendere i termini fino ad una nuova riforma. Forza Italia invece aveva annunciato proposte di slittamento di uno o due anni. In entrambi i casi la volontà di ascoltare le richieste delle imprese del settore dovrà fare i conti con i vincoli interni e con quelli europei: da una parte una sentenza del Consiglio di Stato fissa proprio il 2023 come scadenza ultima, dall’altra le norme attualmente in vigore sono inserite nella legge sulla concorrenza la quale a sua volta è collegata al Pnrr.
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