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Piccolo è bello a Piazza Affari. A volte capita. Ed è quanto emerge dalla fotografia dell’ultimo anno di Borsa.
Se il mercato azionario italiano è cresciuto del 4,7% nell’ultimo mese e del 25,8% da inizio anno (secondo i prezzi al 16 novembre), l’indice Ftse Italy Small Caps (+4,6% nell’ultimo mese) è cresciuto il doppio da inizio anno (+51,7%).
L’EFFETTO TRIMESTRALI
Nell’ultimo mese, durante la stagione dei risultati trimestrali, il mercato italiano ha registrato una performance sorprendentemente positiva, nonostante i venti contrari, tra la scarsità di componenti, il balzo delle materie prime e dei costi di spedizione e l’escalation del virus. In questo contesto, proprio i titoli growth sono quelli che hanno beneficiato maggiormente. Certo, il futuro rimane incerto, ma Intermonte scommette su una ripresa della domanda resiliente, su una campagna vaccinale efficace e sulla capacità dei vari piani di ripresa e dei programmi di investimenti infrastrutturali in corso di sostenere l’outlook 2022, suggerendo di giocare i temi di investimento con titoli di seconda linea per evitare valutazioni eccessive. A confermare il clima di sostanziale ottimismo c’è anche la nuova accelerazione delle quotazioni dopo l’ondata di de-listing. Una tendenza che sta intercettando la crescente domanda di mid-small cap italiane. Da gennaio sono già 32 le Ipo e altre sono in arrivo (Svas Biosana, Homizy, TmpGroup, Sif Italia, My Simbol Group, Estrima Birò, etc). Nel 2022 c’è poi grande attesa per Plenitude, il braccio green del gruppo Eni.
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