Consentire l'accesso alla pensione con la quota 100 (somma tra età e contributi, fissando comunque un minimo di 35 anni di contributi) potrebbe costare nel 2019 11,5...
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Il calcolo arriva da Stefano Patriarca, a lungo consulente di Palazzo Chigi per la previdenza e ora responsabile della società di consulenza e ricerca Tabula. Nel 2017 - spiega all'Ansa a proposito delle proposte di modifica della legge Fornero che potrebbero arrivare con il nuovo Governo - sono state liquidate dall'Inps nel solo settore privato circa 290.000 nuove pensioni previdenziali dirette e tra queste circa 160.000 di anzianità. In media chi è andato in pensione anticipata aveva 61 anni. Nonostante fossero necessari 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi le donne) oltre la metà dei nuovi pensionati è uscito in anticipo.
«Se oltre a quota 100 si prevedesse anche la possibilità di uscire con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età - dice - il costo il primo anno sarebbe di 12,3 miliardi e di quasi 16 a regime». Secondo le elaborazioni di Patriarca sulla base di dati Inps la quota 100 costerebbe nel 2019 11,5 miliardi mentre la doppia possibilità di uscita dal lavoro con quota 100 o in alternativa con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età, costerebbe sempre per il primo anno 12,3 miliardi. La quota 100 con un'età minima fissata a 62 anni costerebbe nel 2019 11,2 miliardi mentre solo il requisito di 41 anni di contributi per tutti costerebbe 9,1 miliardi.
L'ipotesi meno costosa, secondo i calcoli presentati, sarebbe quella del requisito a 41 anni ma con almeno 62 anni di età che potrebbe costare nel 2019 3,7 miliardi.
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Il Gazzettino