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Pensioni a rischio? L’Inps ha dato il via ai nuovi controlli per accertare se i pensionati all’estero sono in vita. Chi effettuerà le verifiche? Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS. Se non c'è una corrispondenza, come riportato da Money.it, si rischia lo stop della pensione. Per evitare che il pagamento venga sospeso, i pensionati all’estero dovranno tutelarsi seguendo una precisa procedura. Ecco cosa fare.
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Chi è a rischio
Sono a rischio le pensioni di chi non riuscirà a fornire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita.
Cosa fare
Non dovrà restituire il modulo chi avrà già riscosso almeno una rata in contanti allo sportello Western Union entro il termine di restituzione dell’attestazione. titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche, svizzere, polacche e francesi (Cnav); pensionati residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con l’Sfpd; beneficiari i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di riaccrediti consecutivi di rate di pensione.
Gli aumenti
Da gennaio le pensioni fino a 2.101,52 euro lordi mensili (ovvero fino a quattro volte il trattamento minimo che è di 525,38 euro) sono state incrementate del 7,3 per cento, il tasso provvisorio che era stato fissato lo scorso novembre. Per gli assegni di importo superiore a questa soglia la rivalutazione invece non è totale, ma determinata con percentuali decrescenti (e ritoccate all’ultimo momento). Così è stato necessario rifare tutti i conteggi. Ora quindi anche per i pensionati relativamente più benestanti arrivano le maggiorazioni, insieme agli arretrati relativi ai due mesi precedenti.
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