Mps, rimborso dei Monti bond in contanti. E il Tesoro resta al 4%

In un momento in cui si torna a parlare con insistenza di una garanzia pubblica a sostegno del settore bancario alle prese con il dopo Brexit, il ministero dell'Economia si...

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In un momento in cui si torna a parlare con insistenza di una garanzia pubblica a sostegno del settore bancario alle prese con il dopo Brexit, il ministero dell'Economia si ferma al 4% di Monte dei Paschi di Siena. Il fatto è che l'istituto di Rocca Salimbeni guidato da Fabrizio Viola, a questo giro, ha pagato gli interessi sui famosissimi Monti bond non in azioni, come accaduto un anno fa, ma in denaro contante. E siccome col pagamento in titoli dell'estate scorsa il Tesoro aveva raggiunto il 4% del capitale di Mps, ora nulla cambia. Se la banca, come verosimilmente aveva sperato per evitare un esborso in contanti in un momento complesso per tutto il settore, fosse riuscita a pagare nuovamente in azioni, il ministero dell'Economia sarebbe salito al 7% circa di Rocca Salimbeni. Ma non è successo.


Una nota della banca precisa che "il ministero dell'Economia e della Finanze ha informato l'istituto di provvedere alla prevista scadenza del 1 luglio 2016 al pagamento in forma monetaria degli interessi". Si tratta, nel dettaglio, di un esborso di 45,99 milioni di euro che non comporterà alcun effetto sui livelli di patrimonializzazione della banca, precisa la nota dell'istituto. Lo scorso marzo la banca, attraverso l'amministratore delegato Viola, aveva sondato la possibilità di rimborsare anche l'ultima tranche d'interessi sui Monti bond con azioni, proprio come avvenuto un anno fa. Ma la conversione degli interessi in azioni, dato il crollo di Borsa di Mps, non si è rivelata affatto redditizia per il Tesoro. Proprio questo sembra essere il motivo della richiesta di pagamento in contanti che ha così bloccato lo Stato al 4% del Monte dei Paschi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino