Manovra, lettera Ue all'Italia: non rispetta riduzione debito, chiarimenti entro domani

L'annunciata lettera Ue all'Italia sulla manovra è arrivata. Nella missiva della Commissione europea si sottolinea il mancato rispetto della riduzione del debito e...

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L'annunciata lettera Ue all'Italia sulla manovra è arrivata. Nella missiva della Commissione europea si sottolinea il mancato rispetto della riduzione del debito e si chiedono chiarimenti entro domani «per consentire alla Commissione di tenerli in considerazione prima di dare l'opinione formale» sulla manovra»«Forniremo tutti i chiarimenti necessari, non siamo preoccupati», ha risposto Giuseppe Conte


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Il piano italiano «non rispetta il target di riduzione del debito per il 2020, scrive la Commissione Ue. La bozza prevede un peggioramento del deficit strutturale di 0,1% del Pil, «che manca il raccomandato aggiustamento strutturale di 0,6%», e «un aumento della spesa dell'1,9%, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%». Elementi che «appaiono non in linea» con le raccomandazioni, puntando ad un rischio di deviazione significativa» dallo «sforzo raccomandato».

La Commissione Ue chiede all'Italia «ulteriori informazioni sulla precisa composizione dei cambiamenti del saldo strutturale e gli sviluppi della spesa previsti nella manovra», necessari per «stabilire se c'è un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti» nel 2019 e 2020.

Oltre all'Italia, Bruxelles ha inviato lettere per chiedere chiarimenti sulle manovre di Spagna, Portogallo, Francia e Belgio. Alla Finlandia era già arrivata qualche settimana fa. Al Belgio, che è ancora senza governo ed ha presentato una manovra a politiche invariate, la Ue chiede chiarimenti sulla riduzione del debito che non è prevista dalle misure, e chiede di presentare il prima possibile un bilancio aggiornato con tutte le misure. Stesso discorso per Spagna e Portogallo, che pure hanno inviato una bozza senza decisioni politiche per il 2020, e con la quale rischiano di non rispettare la regola del debito. Alla Francia vengono invece mossi rilievi simili a quelli fatti all'Italia: non è rispettato lo sforzo strutturale e la spesa eccede il target fissato.

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Il Gazzettino