I Paesi Ue saranno liberi, se lo vorranno, di tagliare l'Iva per gli ebook e le pubblicazioni digitali allo stesso livello dei libri e giornali cartacei. È una delle...
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L'obiettivo del nuovo pacchetto è semplificare il sistema esistente e aggiornarlo per sostenere lo sviluppo dell'e-commerce transfrontaliero, puntando su Pmi e start up, e completare le misure Ue, dopo quelle per mettere fine al geoblocking e la riforma del copyright, per realizzare il mercato unico digitale Ue. Bruxelles ha quindi deciso di consentire a quegli stati membri che lo vogliano e che di fatto già hanno aliquote Iva ridotte o zero per libri e giornali, di applicare lo stesso trattamento anche a quelli in formato digitale. Le altre misure chiave prevedono l'obbligo di registrazione da parte delle imprese che vendono online a un portale unico (One-stop-shop) nel proprio Paese per pagare l'Iva, tagliando i costi del 95%, e soglie comuni Ue che fanno scattare o meno il versamento dell'Iva nei Paesi dell'acquirente. Nel caso in cui le vendite online all'estero restino sotto i 10mila euro l'anno, le pmi dovranno pagare l'Iva solo nello stato in cui hanno la sede.
Una seconda soglia intermedia sino a 100mila euro di vendite online prevede una semplificazione delle regole per il pagamento dell'Iva, invece, nei Paesi dove risiedono gli acquirenti.
Il Gazzettino