Ita-Certares, arriva la proroga: un altro mese per chiudere la trattativa

Il nuovo governo vuole concedere più tempo per definire l’operazione con il fondo americano

Ita-Certares, arriva la proroga per la trattativa: un altro mese per chiudere
Prosegue la navigazione di Ita Airways verso la privatizzazione. Tant’è che, di là dei dovuti approfondimenti e verifiche del nuovo esecutivo, si fa strada la...

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Prosegue la navigazione di Ita Airways verso la privatizzazione. Tant’è che, di là dei dovuti approfondimenti e verifiche del nuovo esecutivo, si fa strada la proroga della trattativa riservata tra il Tesoro, azionista unico della compagnia, e il consorzio guidato da Certares e composto da Delta Airlines e Air France Klm. Una esclusiva che, scattata a fine agosto, scade domani ma che il governo intende prolungare di un altro mese. 

Il negoziato è stato rallentato più volte, secondo quanto affermato dal cda e dallo stesso ministero dell’Economia, da una serie di manovre di disturbo da parte del presidente Alfredo Altavilla, le cui deleghe sono state revocate dal board, ma che tuttora siede nel consiglio di amministrazione rifiutandosi di dimettersi nonostante le numerose sollecitazioni. Ciò anche in relazione a una serie di documenti e di mail che sarebbero ora sul tavolo del neo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e che conterrebbero, il condizionale è d’obbligo, le tracce dei tentativi per frenare la trattativa con il fondo americano con lo scopo di far rientrare in gioco, anche in extremis, il gruppo Msc-Lufthansa, la cui offerta, come noto, era stata considerata dal Tesoro meno attraente di quella di Certares. Tracce la cui verifica potrebbe far scattare l’accusa di turbativa d’asta. Di certo i legali di Ita sono al lavoro su un voluminoso dossier. 

LE TAPPE
Ma di là della vicenda giudiziaria, ciò che più conta in questa fase è la volontà del governo di andare avanti, chiarendo però nel dettaglio la forma della nuova alleanza. Se è ormai assodato il fatto che il Tesoro resterà con una quota del 49% e con ampi poteri su strategie, governance e tutela del made in Italy, va invece precisato meglio il ruolo di Delta e soprattutto di Air France. Così come quello sulle nuove rotte che, nell’ambito della futura partnership, devono consentire a Ita di essere davvero competitive sul lungo raggio. Ed è qui che Certares deve tratteggiare meglio i confini, specificare come il vettore italiano può integrarsi e beneficiare del network internazionale. Un nuovo vertice con il top management della compagnia è previsto per la prossima settimana, al più tardi il giorno prima dell’assemblea del vettore, prevista per martedì 8 novembre.
 

LE TAPPE
Per quanto riguarda l’ingresso di Delta nella newco, con una quota di minoranza, non ci sono ostacoli di sorta, anche se tempi e modalità operative sono oggetto del negoziato che, come accennato, richiederà ancora una paio di settimane per chiudersi. 
 

Anche Air France, ma solo in una seconda fase, sarebbe disposta ad entrare nel capitale, assorbendo una quota della partecipazione destinata a Certares. Quello che sta più a cuore al titolare del ministero dell’Economia è poi l’impatto sull’occupazione e lo sviluppo del piano industriale. Su questo fronte il fondo Usa ha promesso di voler implementare quello predisposto da Ita. Con gli americani pronti ad assumere 1.500 dipendenti il prossimo anno, aumentando aerei (da 63 a 100, fino a 120 nel 2024) e rotte. Si parte dalla situazione attuale con 3.500 dipendenti e 63 aerei (700 piloti e 1.360 assistenti di volo) per arrivare l’anno prossimo, con l’aumento delle rotte e degli aerei, a 5.000, con un balzo quindi di 1.500 dipendenti; l’anno successivo, crescita ulteriore di 500 unità. Quanto alla volontà del nuovo governo, dal dicastero di Via XX Settembre non trapela nulla di ufficiale, si fa solo osservare che il dossier è seguito con la massima attenzione dal ministro Giorgetti.

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Il Gazzettino