Prosegue la navigazione di Ita Airways verso la privatizzazione. Tant’è che, di là dei dovuti approfondimenti e verifiche del nuovo esecutivo, si fa strada la proroga della trattativa riservata tra il Tesoro, azionista unico della compagnia, e il consorzio guidato da Certares e composto da Delta Airlines e Air France Klm.
Il negoziato è stato rallentato più volte, secondo quanto affermato dal cda e dallo stesso ministero dell’Economia, da una serie di manovre di disturbo da parte del presidente Alfredo Altavilla, le cui deleghe sono state revocate dal board, ma che tuttora siede nel consiglio di amministrazione rifiutandosi di dimettersi nonostante le numerose sollecitazioni. Ciò anche in relazione a una serie di documenti e di mail che sarebbero ora sul tavolo del neo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e che conterrebbero, il condizionale è d’obbligo, le tracce dei tentativi per frenare la trattativa con il fondo americano con lo scopo di far rientrare in gioco, anche in extremis, il gruppo Msc-Lufthansa, la cui offerta, come noto, era stata considerata dal Tesoro meno attraente di quella di Certares. Tracce la cui verifica potrebbe far scattare l’accusa di turbativa d’asta. Di certo i legali di Ita sono al lavoro su un voluminoso dossier.
LE TAPPE
Ma di là della vicenda giudiziaria, ciò che più conta in questa fase è la volontà del governo di andare avanti, chiarendo però nel dettaglio la forma della nuova alleanza. Se è ormai assodato il fatto che il Tesoro resterà con una quota del 49% e con ampi poteri su strategie, governance e tutela del made in Italy, va invece precisato meglio il ruolo di Delta e soprattutto di Air France. Così come quello sulle nuove rotte che, nell’ambito della futura partnership, devono consentire a Ita di essere davvero competitive sul lungo raggio. Ed è qui che Certares deve tratteggiare meglio i confini, specificare come il vettore italiano può integrarsi e beneficiare del network internazionale. Un nuovo vertice con il top management della compagnia è previsto per la prossima settimana, al più tardi il giorno prima dell’assemblea del vettore, prevista per martedì 8 novembre.
Per quanto riguarda l’ingresso di Delta nella newco, con una quota di minoranza, non ci sono ostacoli di sorta, anche se tempi e modalità operative sono oggetto del negoziato che, come accennato, richiederà ancora una paio di settimane per chiudersi.