Ingrosso China verso il raddoppio, la furia dell'Ascom

Ingrosso China verso il raddoppio, la furia dell'Ascom
PADOVA - Doccia fredda per i commercianti dell'Ascom che ieri, in occasione del consiglio dell'associazione, hanno appreso dall'assessore comunale al commercio,...

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PADOVA - Doccia fredda per i commercianti dell'Ascom che ieri, in occasione del consiglio dell'associazione, hanno appreso dall'assessore comunale al commercio, Antonio Bressa, di un possibile ampliamento del Centro Ingrosso China, in zona industriale. Invitato dai dirigenti Ascom, insieme all'assessore alla cultura Andrea Colasio, per conoscere le intenzioni della nuova giunta in merito agli interventi di sostegno ai negozianti padovani, Bressa ha spiegato come la società cui fa capo il Centro Ingrosso abbia chiesto di regolamentare la propria posizione per ciò che riguarda l'area antistante l'insediamento. In pratica, l'area più vicina a corso Stati Uniti ha una destinazione ad uso commerciale, mentre la parte antistante il Centro Ingrosso ha attualmente una vocazione artigianale, quindi produttiva e non di vendita. «Dunque si tratta di un ampliamento del Centro, che va esattamente in direzione opposta a quello che chiediamo da anni»: il presidente provinciale di Ascom, Patrizio Bertin, ha accolto con stupore e preoccupazione l'anticipazione dell'assessore al commercio che, però, promette il pugno di ferro con chi non starà alle regole: «Di fatto possono chiedere questa sanatoria, rientra nei limiti di legge. Ma esistono anche parametri urbanistici, in base ai quali un'attività commerciale deve essere dotata di parcheggi. Il sindaco Giordani ha continuato Bressa - ha chiesto ai dirigenti del settore di essere rigidi, e di procedere abbattendo una parte di capannoni per fare dei parcheggi. Comunque saremo inflessibili e intensificheremo i controlli all'interno del Centro Ingrosso». Una spiegazione accolta con brusio, nella sala riunioni di piazza Bardella. Ora i commercianti e dirigenti di Ascom aspettano un incontro più approfondito sul tema: «L'assessore ha garantito che prima di prendere qualsiasi decisione, ci interpellerà nuovamente», ha concluso Bertin. Altro nodo cruciale per i commercianti è quello della grande distribuzione: «Cosa pensa di fare il comune per evitare l'insediamento di nuove strutture di vendita?», una domanda chiara quella del presidente Ascom, che ha ricevuto rassicurazioni da Bressa: «Il piano del commercio vigente non è modificabile ha spiegato l'assessore - è oggetto di ricorsi, e siamo in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato che avverrà, probabilmente, a gennaio. Di base abbiamo l'intenzione ferma di evitare l'insediamento di nuovi centri commerciali sul territorio comunale».


Per ciò che riguarda l'area sottostante il cavalcavia Dalmazia, però, l'iter è già avviato: «È in fase di valutazione di impatto ambientale conclude Bressa - suggeriteci voi possibili strumenti per arginare l'impatto sul commercio al dettaglio. Penso, ad esempio, ad individuare fornitori che siano già inseriti nel tessuto imprenditoriale locale». Meno tesa la situazione sul fronte turistico e di riqualificazione commerciale: «Bisogna rimettere in moto la macchina ha esordito l'assessore Andrea Colasio - ciò significa rivedere la governance del sistema turistico. Le strategie vanno condivise con le categorie, ecco perché penso ad un tavolo di concertazione tecnica con i commercianti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino